Pomo della discordia l'annullamento dell'intesa, con relativo blocco dei fondi, con l'agenzia Sardegna Promozione. Tra le vittime eccellenti anche il Cagliari calcio che la scorsa settimana aveva annunciato di rivolgersi ai giudici. Dal campo di calcio al parquet, ora cinque società, Cus Cagliari (A1), Astro Cagliari (A2), Mercede Alghero (A2), Virtus Cagliari (A2) e San Salvatore Selargius (A2), fanno fronte comune. E valutano come "imminente la possibile astensione dai campionati con il ritiro delle rispettive formazioni". Il mancato rimborso - la rendicontazione era stata prodotta ad aprile - secondo i club ha già prodotto diversi danni economici. Ma l'eventuale stop interromperebbe, continuano le squadre, "un ulteriore indebitamento e aggravio di spese che, per alcune, potrebbe essere fallimentare". Non tutto è perduto: i club "confidano in un intervento immediato quanto risolutivo, per la sopravvivenza dello sport in Sardegna". Un appello rilanciato anche dal consigliere regionale di Fi, Edoardo Tocco: "Il tempo è quasi scaduto - spiega in una nota - la Giunta deve trovare immediatamente le risorse utili per scongiurare che tantissime società sportive ai vertici dei campionati nazionali spariscano, dando un'immagine negativa della nostra isola".
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