"Il presupposto da cui partire è che non si può pensare di ottenere i finanziamenti qualunque risultato si raggiunga. Semplicemente riconosceremo di più agli sport che vincono a livello europeo e mondiale. La Federazione di calcio non riceverà più una cifra fissa ma dipenderà dalla disponibilità del comitato, in funzione anche delle altre discipline".

Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ospite del 34/o Congresso mondiale della pallavolo che si è aperto al Forte Village, a Santa Margherita di Pula (Cagliari), tornando sulle polemiche per il taglio dei contributi alla Figc. "Il 34/o Congresso è un'occasione straordinaria per questa federazione in crescita costante - ha osservato poi Malagò - la pallavolo è uno sport universale perché realizza la parità dei sessi. Sono felice di essere qua poiché sono poche le federazioni in cui mi sento a casa, probabilmente perché sono un appassionato di volley e perché in sintonia con chi la rappresenta. So quanto la Fipav e la FIVB stiano crescendo, conosco i numeri. La pallavolo, a differenza di altre discipline, è in ascesa ed esiste un ampio margine di crescita. L'Italia ha un grande presidente, amico di vecchia data, ricco di entusiasmo. Il recente mondiale femminile - ha concluso il presidente del Coni - è stato uno spot per noi, la dimostrazione che la cultura sportiva possa esistere anche senza medaglie".

La Cerimonia d'apertura. Alle 11, nella "Congress Hall" del Forte Village di Pula si è svolta la cerimonia di apertura. Oltre a Malagò presenti Carlo Magri, Presidente della Fipav, Ary Graca, Presidente della FIVB, Gianmario Demuro, Assessore agli Affari Generali della Regione Sardegna, intervenuto in rappresentanza del Presidente Francesco Pigliaru, e i Presidenti delle cinque confederazioni. L'inno di Mameli ha aperto le danze e la cerimonia è stata presentata dal vice Presidente della FIVB, Marte Hoffiz. Davanti a una platea vastissima, hanno parlato Malagò, Magri, Demuro e Ary Graca. Erano presenti i delegati di 209 Paesi del pianeta. L'edizione sarda del Congresso ha battuto ogni record, 196 i Paesi rappresentati due anni fa a Anaheim. "Sono orgoglioso che sia la nostra Isola a ospitare l'evento - ha detto Gianmario Demuro in rappresentanza del Presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru - e ci tengo a ringraziare la Fipav Nazionale e quella sarda. Attraverso lo sport, e attraverso la pallavolo, possiamo perseguire l'integrazione e la democrazia". "Sono emozionato e felice - le parole di il Presidente della Fipav Carlo Magri - abbraccio la Sardegna che ha organizzato l'evento. Questo Congresso è speciale e conclude un'annata fantastica. La pallavolo è lo sport dell'amicizia, non rappresentiamo certo uno sport minore ma una grande disciplina. Continueremo a lavorare insieme". Ha concluso la cerimonia Ary Graca ringraziando Malagò e, contestualmente, ha aperto ufficialmente i lavori del Congresso, incentrato sul tema delle innovazioni introdotte negli ultimi due anni dalla Fivb. Era presente alla cerimonia anche il sindaco di Pula, Carla Medau. I lavori del vertice si concluderanno nella serata di domani.

L'intervista con Carlo Magri, Presidente della Fipav Sardegna. "La chiave di tutto sono i risultati e io posso affermare che il movimento della pallavolo in Italia è in crescita come numero di tesserati, l'ultimo anno è stato molto positivo. Siamo secondi nel ranking europeo nel settore maschile e terzi nel settore femminile, in ascesa soprattutto dopo i mondiali in cui forse meritavamo di più. Il nostro è stato anche un successo mediatico. Negli ultimi anni, da importatori di giocatori siamo diventati esportatori e questo ci inorgoglisce". In relazione al Congresso: "Abbiamo i rappresentanti di 209 Paesi, un record, sono numeri importanti. E' un successo per l'Italia e per la Sardegna, terra che ospita questo Congresso speciale il cui tema centrale è l'innovazione. Di minore, questo sport non ha proprio nulla". La pallavolo è una disciplina in cui c'è la parità dei sessi: "Sono tante le donne iscritte alla Federazione, ancora poche quelle a livello politico e dirigenziale".

Le parole di Vincenzo Ammendola, Presidente della Fipav Sardegna. "Questa manifestazione è per noi un momento di confronto con altre realtà culturalmente, sportivamente e numericamente diverse da noi. E' un'importante occasione di arricchimento per le idee del futuro. Magri è stato chiaro: la pallavolo è la disciplina dell'amicizia, delle famiglie e di minore non ha nulla. E' un grande sport. Tutti concetti che saranno fonte di ispirazione per i prossimi anni di attività in Sardegna che, con questo evento, ha dimostrato di essere all'avanguardia e apprezzata in tutto il Mondo".
© Riproduzione riservata