La Roma non riesce a cancellare del tutto la debacle con il Bayern e nell'anticipo serale dell'ottava giornata di Serie A, impatta in uno 0-0 in casa della Sampdoria. I giallorossi agganciano così la Juventus in testa alla classifica ma i bianconeri domani con il Palermo possono allungare di nuovo a +3. Ottima prova di sacrificio invece per la squadra di Mihajlovic, che resta assieme ai bianconeri imbattuta e al terzo posto.

Una partita a scacchi dove Mihajlovic cura al minimo dettaglio il modo di soffocare il centrocampo giallorosso, mentre Garcia alla lunga inizia a pagare le tante assenze su tutte quella di Maicon sulla fascia. Il tecnico doriano recupera Gastaldello in coppia con Romagnoli in difesa, mentre il francese a sorpresa lascia in panchina Pjanic (per lui gli ultimi 20') schierando Florenzi a centrocampo e Gervinho e Ljajic ai lati di Totti in avanti. Primo tempo che se ne con la prima mezzora in cui le due squadre si affrontano a viso aperto e con la Samp che si avvicina spesso dalle parti di De Sanctis ma senza mai impensierire veramente il portiere giallorosso. Pur amministrando bene il match fino a quel momento, la Roma si sveglia solo al 30', quando arriva la prima vera occasione della partita che porta Gervinho colpire il palo. Nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo i blucerchiati, in undici dietro il pallone e attenti a soffocare l'asse centrale De Rossi-Totti, chiudono la prima frazione subendo le fiammate giallorosse ma senza troppi pericoli. Nella ripresa la Roma riparte da dove aveva finito e sempre Gervinho dalla sinistra impegna Romero in angolo.

La risposta della Samp è in un gol di Gabbiadini giustamente annullato per fuorigioco al 7'. La partita si accende, la Samp si apre e la Roma si avvicina dalle parti di Romeno con Ljajic al 15'. I doriani tentano di sorprendere la Roma con rapidi contropiede, come quello al 20' concluso con un tiro di Obiang troppo centrale. Semp sempre pericolosa su calcio piazzato, ma al 25' è clamoroso l'errore di Okaka sotto porta. A quel punto Garcia si gioca la carta Pjanic (per Ljajic) e Destro (Totti), avanza Florenzi sulla linea degli attaccanti e al 38' è incredibile la parata di Romero su un suo colpo di testa. Nel finale spazio anche a Iturbe e Bergessio, la Doria chiude anche in attacco ma alla fine è giusto il pareggio.

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