Chiede scusa a tutti, ammette di aver "spinto" l'arbitro e si vergogna per quanto accaduto. Il presidente del Sanluri, Paolo Pilloni, non cerca scuse ed esce allo scoperto dopo quanto accaduto alla fine del primo tempo del campionato di calcio d'Eccellenza tra Sanluri e Tortolì. "Facendomi prendere dalla passione", scrive su Facebook, "e dalla troppa foga da primo tifoso della mia squadra, al fine del primo tempo, dopo l’espulsione del mister Antonio Prastaro, del dirigente accompagnatore Giuseppe Cuozzo, e infine anche della mia, dopo un diverbio con il direttore di gara sono entrato dentro gli spogliatoi degli arbitri e gli ho dato una spinta. Dichiaro di non avergli dato ne pugni, schiaffi o calci". Il presidente non cerca scuse: "Con ciò non giustifico il mio comportamento, mi vergogno di ciò che è accaduto e chiedo le mie scuse al signor Cannas e ai suoi assistenti. Chiedo scusa alla squadra ospite, il Tortolì Calcio, all'ellanatore Antonio Prastaro e a tutti i giocatori del Sanluri che tanto hanno faticato per preparare questa partita. Infine chiedo scusa a tutti i tifosi per aver rovinato una così bella serata di sport. Il comportamento di oggi non è sicuramente quello del presidente Paolo Pilloni, quello che dovrebbe onorare lo sport e dare l’esempio a tutti quanti". Il numero uno del Sanluri ammette: "È tutta una vita che pratico calcio, e da almeno 15 anni che faccio parte della massima dirigenza del Sanluri Calcio, ma proprio oggi ho subito la sconfitta più grande".
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