Tommaso Giulini qualche giorno fa era stato chiaro: "Non tolgo il mio appoggio a Tavecchio". Ora però il presidente del Cagliari è pronto a fare un passo indietro. La conferma nelle parole nelle interviste rilasciate a Unione Sarda e Corriere della Sera: "Appoggio un programma di riforme, di fatti, non di frasi o di parole al vento. Ci sono cambiamenti urgenti da mettere in atto subito, dalle seconde squadre ai settori giovanili, e non ci si può perdere dietro una frase assolutamente infelice. Tuttavia, le grandi riforme si fanno con un consenso forte. E questo consenso mi pare stia venendo meno, giorno dopo giorno. Quindi sarebbe opportuno che Tavecchio facesse un passo indietro: La vicenda ha creato infatti imbarazzi internazionali e mai più di adesso il nostro calcio ha necessità di recuperare credibilità".

IL FRONTE DEL NO - "Vedo che Tavecchio ha intenzione di andare avanti con la candidatura nonostante l'appoggio gli stia un po' mancando. Ma il punto è un altro: non è logico, non è giusto che Lega Dilettanti e Lega Pro possano eleggere il presidente federale anche con una Serie A contraria". Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha ribadito la sua opposizione alla candidatura di Carlo Tavecchio alla presidenza della Figc ai microfoni di Radio 24. "C'è il rischio di una Serie A spaccata". "L'opposizione - ha aggiunto Cairo - è molto cresciuta. Dalle due squadre (Juventus e Roma, ndr) che erano praticamente astenute, c'è stato uno smottamento continuo: come noi hanno ritirato l'appoggio la Fiorentina, il Sassuolo, leggo il Cagliari, mi pare Sampdoria ed Empoli e forse anche il Cesena".
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