"Le sensazioni sono positive, conoscevo molti dei miei compagni perché li ho avuti in Nazionale. Sono molto contento di essere qui, ringrazio il Cagliari per l'opportunità. Ho scelto il numero 23 perché è un numero fortunato, altri motivi sono più privati". Queste le prime parole del neo romanista Davide Astori, presentato a Philadelphia. Sulla trattativa che è stata quella che ha caratterizzato il mercato. "E' stata una trattativa molto enfatizzata dai media, è stato bravo Giulini a sintetizzarla: c'è stata una trattativa con la Lazio e non si è concretizzata. Quando c'è stata la possibilità di scegliere la Roma non c'è stato nessun dubbio" dice l'ex cagliaritano che quindi risponde alle parole del presidente della Lazio Claudio Lotito che aveva detto quando è stato ufficilizzato il suo passaggio ai giallorossi: "Astori non è Maradona!""Ovvio, non sono Maradona, perché giochiamo in ruoli diversi". Quindi smentisce un accordo precedente proprio con i biancocelesti: "Gli accordi si fanno solo quando le società li trovano: se non c'è nulla di concreto è inutile anche parlarne". Astori poi spiega perché non andò a giocare in Russia: "La trattativa con i russi è stata due anni fa, non ci sono andato per una scelta mia perché avevo l'obbiettivo della Nazionale e volevo giocare in un campionato importante come la serie A", quindi a chi gli chiede se preferisce giocare come centrale sinistro o a destra, risponde "ho giocato già come centrale destro, si tratta solo di abitudine. Ho dato la mia disponibilità, poi sarà il mister a decidere".
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