Sara Errani e Roberta Vinci, ribattezzate "Le Chichi" dai tifosi, saranno accompagnate a Palazzo Chigi anche da Angelo Binaghi. Non è la prima volta che il presidente della Fit viene ricevuto in questa sede per il riconoscimento dei meriti conseguiti dai tennisti italiani sui palcoscenici internazionali. Prima di Renzi lo hanno accolto altri tre presidenti del Consiglio. Del premier in carica Binaghi non conosce l’attitudine allo sport, ricorda invece la passione e l'interesse di Letta e persino qualche barzelletta di Berlusconi. L'appuntamento di oggi è utile, oltre che per celebrare il successo delle azzurre a Wimbledon, per approfondire la conoscenza e valutare il ruolo che, anche a livello politico, viene attribuito allo sport in generale nell'ottica della crescita sociale ed economica del Paese.

“Non sottovalutiamo i risultati che anche il tennis maschile ci sta regalando – precisa Binaghi – la squadra italiana si è infatti qualificata per la semifinale della Coppa Davis. Certamente oggi andiamo a Palazzo Chigi per celebrare un trionfo sportivo che, conseguito da due donne, è straordinario nella storia del tennis mondiale. E’ eccezionale vedere due atlete vincere nella loro carriera tutti i quattro tornei del Grande Slam”.

Difficile prevedere su cosa verterà la discussione e in quale chiave sarà interpretato il successo sportivo. Certo è che, anche rispetto alla debacle del calcio, il tennis sta vivendo un momento molto positivo. "Tra gli sport a grande diffusione - sottolinea Binaghi - è quello che al momento dà maggiore prestigio al Coni". Per quanto riguarda il tennis sardo, il presidente della Fit - che è cagliaritano ed ha iniziato la sua carriera dirigenziale nel Tennis club Cagliari - mostra soddisfazione: "Vedo i numeri e apprezzo il fatto che, in linea coi risultati nazionali, stia continuando a crescere".

Manuela Arca
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