La decisione è stata resa nota stamattina dalla lega di seconda divisione del calcio inglese che ha pubblicato sul sito gli esiti del vertice del "board" riunito per esaminare il caso Cellino-Leeds. La Football League ha ritenuto di dire no a Cellino (che aveva acquistato il 75% delle quote del Leeds) perché ritenuto "colpevole oltre ogni ragionevole dubbio, da una Corte in Sardegna, di un reato ai sensi della legislazione fiscale italiana" di evasione di Iva e dazi doganali sull'acquisto di uno yacht. Una vicenda per cui il patron del Cagliari è stato recentemente condannato a una multa di 600mila euro e la confisca dell'imbarcazione. E quindi, spiega la Football league motivando la decisione, "il reato per cui Cellino è stato condannato comporta valutazioni di comportamento che una persona ragionevole considererebbe disonesto".

RICORSO - Massimo Cellino farà ricorso: su consiglio dei suoi legali il patron del Cagliari presenterà appello "per far valere le sue ragioni di diritto - spiega un nota -, morali e per mantenere gli impegni presi con i tifosi, pur essendo molto dispiaciuto e provato". Una decisione in completo disaccordo con le dichiarazioni rilasciate poco prima alla Bbc sport, a cui Cellino aveva detto di non voler presentare ricorso: "Per quale motivo dovrei farlo?".
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