LEGGI LA CRONACA DI LIVORNO-NAPOLI

Un pari che serve a poco, l'ennesima occasione sprecata per avvicinare la Roma a una settimana dallo scontro diretto. Vuoi per l'assenza di Higuain, vuoi per le fatiche di coppa, vuoi perché davanti c'era un ottimo Livorno, il Napoli torna a casa con un punticino e tanti rimpianti dalla trasferta del "Picchi". La squadra di Benitez conferma anche contro i labronici le difficoltà di questo periodo e spreca la chance di presentarsi a -4 dai giallorossi nel confronto del San Paolo del prossimo turno. Non è stato un Napoli scintillante, per quanto il vantaggio siglato da Mertens dal dischetto fosse meritato. Poi, però, si è spenta la luce, il Livorno ha trovato il pari grazie a un regalo di Reina e nella ripresa ha giocato anche meglio degli uomini di Benitez: tra le due, sicuramente è stata la squadra di Mimmo Di Carlo ad andare più vicina alla vittoria, un buon viatico per il rush finale in chiave salvezza. Fuori gli squalificati Higuain e Albiol, il tecnico spagnolo sceglie Pandev come prima punta con Callejon, Hamsik e Mertens a supporto, Fernandez e Britos sono i due centrali mentre in mezzo tocca a Inler e Jorginho. Di Carlo preferisce Coda a Castellini in difesa, ripropone Biagianti in veste di regista mentre Belfodil è il partner di Paulinho. Com'era prevedibile, è il Napoli a prendere subito in mano il pallino del gioco, con i labronici a fare densità nella propria metà campo. Il primo sussulto è una quasi autorete di Mbaye, che nell'anticipare Hamsik su una buona intuizione di Pandev quasi beffa Bardi, salvato dalla traversa.

Nelle fila dei partenopei uno dei più ispirati è Mertens, che in un paio di occasioni cerca la soluzione personale mentre l'unico tentativo nello specchio della porta del Napoli è una punizione di Greco. Al 31', però, la svolta: palla in area, la difesa del Livorno pasticcia e Ceccherini dà una spallata a Pandev impedendogli di battere a rete. Mazzoleni indica il dischetto e dagli undici metri Mertens non sbaglia. La reazione del Livorno è ancora su palla ferma (di poco a lato la punizione di Emerson), col Napoli che prova a chiudere in contropiede. Ma al 39' arriva la doccia fredda per gli uomini di Benitez: discesa sulla sinistra di Mesbah, palla in mezzo per il tacco di Mbaye, Reina non la trattiene e finisce col sospingerla dentro per il più comico degli autogol. Nella ripresa Napoli poco lucido e buon Livorno. La squadra di Di Carlo sembra quasi fiutare il calo dei partenopei e ci prova dalla distanza prima con Benassi e poi con Greco. Ma l'occasione più ghiotta capita al quarto d'ora sui piedi di Paulinho, che a due passi dalla porta spara addosso a Reina. Mertens sembra l'unico in grado di risollevare le sorti dei suoi ma nè il cross per Hamsik nè la conclusione a giro dal limite hanno fortuna. Benitez gioca la carta Insigne per Pandev, poi Zapata per Hamsik e proprio il colombiano manca sottoporta il gol vittoria. La benzina ormai è finita, le idee pure e per il Livorno arriva un punto che vale oro. La cura Di Carlo continua a funzionare, mentre il Napoli si interroga sulle sue reale ambizioni.
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