Cagliari-Udinese, il derby degli stadi (Sant'Elia e Friuli) da costruire o ricostruire. E anche dei patron, Cellino e Pozzo, che, dal Leeds al Watford, guardano oltre la Manica. Quest'anno c'è anche un altro punto in comune, la lotta per la salvezza: i bianconeri sono sopra di tre. Ma il Cagliari ha oggi la chance di riacchiapparli a quota ventotto anche per salutare le preoccupazioni delle ultime settimane attutite comunque dal buon pareggio di domenica a Milano contro l'Inter. "Se prendessimo i tre punti - ha spiegato l'allenatore Diego Lopez nella consueta conferenza stampa della vigilia - il nostro campionato prenderebbe una buona piega. Dovremo avere personalità: solo così si esce da questo tipo di partite". Occhio, però, all'avversario. "Non sta vivendo la sua migliore stagione - ha continuato Lopez - ma dovremo stare molto attenti. Guidolin sta facendo un ottimo lavoro, è lì da tanti anni, conosce bene l'ambiente. Di Natale è come Conti: un giocatore di grande qualità che ha fatto una scelta di vita, rinunciando a vestire la maglia di una delle cosiddette 'grandì. L'Udinese non è solo Di Natale. Ci sono anche Muriel, Nico Lopez: giocatori veloci ai quali non dovremo concedere spazio". Per il mister uruguaiano centrocampo da reinventare, perché alla squalifica di Conti si è aggiunta quella di Ekdal. Lopez dovrebbe riproporre la formula con Cossu davanti alla difesa, protetto ai lati da Dessena e Vecino. Per il ruolo di trequartista è corsa a due tra Cabrera e Adryan. La prima sarebbe una soluzione più guardinga, mentre con il brasiliano in campo in quella posizione la squadra sarebbe maggiormente sbilanciata all'attacco. Davanti spazio a Ibarbo e Pinilla con Sau e Nenè che invece dovrebbero partire dalla panchina.
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