Poker di premi internazionali per "Il Rosa Nudo". A due settimane dal successo australiano, miglior film straniero all' Underground Film Festival di Melbourne, per il film di Giovanni Coda, sulla persecuzione nazista contro i gay, arriva un riconoscimento dal Columbus Independent Film Festival in Ohio. La pellicola autoprodotta del regista cagliaritano sarà presentata il 22 novembre al Drexel Theatre. La giuria lo ha inserito nella rosa di cinque migliori film premiati con il Bronze Plaque Award. E' solo l'ultimo in ordine di tempo di una serie di consensi ottenuti tra i festival di mezzo mondo. Prima ancora, infatti, il lavoro di cinematografia sperimentale è stato giudicato il migliore a Seattle al Social Justice Festival, e al Film For Peace all'Indipendent Festival di Gothenburg. "Ci abbiamo creduto, e senza supporto economico, i risultati sono arrivati - esulta Coda - negli States abbiamo effettuato più proiezioni che in Sardegna. E' un dato su cui riflettere. Su questo prodotto, chi di dovere non ha dato dimostrazione di competenze adeguate in materia di promozione e tanto meno ha dimostrato di avere una strategia culturale. Meno che mai economica". Girato in bianco e nero è la trasposizione cinematografica di "Moi, Pierre Seel, deportè homosexuel", scritto dal protagonista e da Jean Le Bitoux. Un testo mai tradotto in italiano. La parte del protagonista è affidata a Gianni Dettori: "E' stato emozionante rappresentare questa storia e farla emergere dall'oscurità - ha detto l'attore - il dolore di Pierre Seel l'ho fatto mio. Ho sofferto per lui e per tutti coloro che ieri come oggi sono vittime di ogni sorta di discriminazione".
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