Rappresentano uno spettacolo sgradevole per nascondere il quale, oltre che il proverbiale velo, serve l'intervento della Polizia. Così Nicola Mette, artista sardo, originario di Sindia, e i suoi performers sono stati allontanati sia dal perimetro sacro dello Stato pontificio che dai palazzi della politica nazionale. Tanto rumore per un'azione che non aveva finalità sovversive. «Si trattava di una performance artistica dal titolo "Libertè, egalitè sexualitè"», dice l'ideatore dell'iniziativa, «che aveva un carattere assolutamente pacifico. Era dettata da nobili finalità e dalla necessità di chiedere, attraverso il linguaggio universale dell'arte, il rispetto della parità dei diritti sociali degli etero, dei gay e dei bisex, di qualsiasi razza o tipologia estetica, così come sancito dalla Costituzione».
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