Maurizio Ferrini, ex signora coriandoli ed ex venditore di pedalò a "Quelli della notte", incarnazione della comicità italiana anni Ottanta e Novanta, torna in tv alla "Domenica In" di Mara Venier.

Per lui l'abbraccio del pubblico, e una grande soddisfazione dopo avere vissuto un “periodo buio” e come raccontato in una recente intervista a "Libero".

"Oplà, rieccomi", ha spiegato. "I miei angeli sono stati Barbara D' Urso, ma soprattutto Eleonora Daniele e la Venier che mi hanno richiamato nei loro programmi, nonostante per molti anni mi precedesse la voce che fossi un pazzo inaffidabile (e meno male che non mi attribuivano le dicerie sulla sfiga alla Mia Martini, sarei morto...). La maldicenza è una cosa orribile".

Per Ferrini, il grosso errore fu dire "no" a Sergio Leone in veste di produttore del film "In viaggio con papà" con Carlo Verdone. "Mi chiese la disponibilità per il ruolo di Sordi, risposi: aspetti che chiedo consiglio ad Arbore. Poi, non so perché, forse ero in trance, ma lo tenni sulle spine e gli dissi di no. Da allora divenni 'lo stronzo che disse no a Sergio Leone', e il cinema cominciò a rigettarmi come un corpo estraneo".

Dai giorni in cui veniva chiamato anche 4/5 volte per ingaggi diversi, Ferrini finisce in un cono d'ombra: "Ho speso quasi tutti i soldi che avevo. Sono arrivato al punto di fare serate a 300 euro, quasi a chiedere l'elemosina. Ero entrato in depressione, l'unica cosa che continuava a girare era la creatività. Ho prodotto talmente tante opere di visual art che ora vorrei farne una mostra".

Oggi, nei giorni in cui il successo sembra tornato a sorridergli, Ferrini progetta un film "sull'anatomia del comunista romagnolo, il figlio della signora Coriandoli metafora di un' Italia nascosta che ho sempre maldigerito".

Se il progetto vedrà o meno la luce al momento non è dato di saperlo, ma il pubblico pare essere con lui.

(Unioneonline/v.l.)
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