Sono arrivati film, corti e documentari da ben 73 Paesi.

Basterebbe questo dato per indicare la popolarità raggiunta dal Festival internazionale dedicato ai temi ambientali e sociali, ideato dal regista Massimiliano Mazzotta.

Non a caso la quinta edizione è stata presentata nell'Italian Pavillion della Sala Tropicana dell'Hotel Excelsior di Venezia. Presenti oltre a Mazzotta, che fa da direttore artistico, anche Nevina Satta, direttore della Fondazione Sardegna Film Commission e Annibale Biggeri, epidemiologo e professore ordinario di Statistica medica presso l'Università di Firenze che sarà tra gli ospiti del festival.

"Life After Oil" verrà ospitato ancora una volta a Santa Teresa Gallura, dal 19 al 22 settembre. Le giurie hanno selezionato da 562 opere le 35 finaliste, mentre 10 sono fuori concorso.

Quattro le sezioni in gara: documentari, con pellicole di registi francesi, italiani e cinesi; animazioni, dove spicca una produzione australiana; cortometraggi, con ben 10 opere, una anche dagli Usa; diritti umani, che prevede la proiezione di Long Yearnin, co-produzione di Australia e Cina, che vedrà la presenza a Santa Teresa del regista Elliott Spencer.

Altri dieci film verranno proiettati al Festival fuori concorso nella sezione a tema libero World Panorama, che si propone come rassegna di opere di giovani registi. Una menzione sarà assegnata dallo staff del Festival al film ritenuto più meritevole.
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