"Nego e respingo il contenuto dell'articolo pubblicato dal New York Times che sta circolando sui media internazionali. Sono profondamente scioccata e colpita leggendo notizie che sono assolutamente false".

Asia Argento rompe il silenzio, e un giorno dopo l'articolo del New York Times - secondo cui l'attrice avrebbe pagato 380mila dollari per il silenzio del collega Jimmy Bennet, con cui avrebbe avuto rapporti sessuali nel 2013 quando lui era ancora minorenne - respinge tutte le accuse.

"Non ho mai avuto alcuna relazione sessuale con Bennet", afferma Asia, che evoca una persecuzione nei suoi confronti: "Non ho altra scelta che oppormi a tutte le falsità e proteggermi in ogni modo".

Poi aggiunge: "Quello che mi ha legato a Jimmy per alcuni anni è stato un sentimento di amicizia, terminata quando, dopo la mia esposizione nella vicenda Weinstein, Bennet - che versava in gravi difficoltà economiche e che aveva precedentemente assunto iniziative giudiziarie anche nei confronti dei suoi genitori - inopinatamente mi rivolse una esorbitante richiesta economica. Sapeva che il mio compagno, Anthony Bourdain, era percepito come uomo di grande ricchezza e che aveva una reputazione da difendere. Anthony insistette che la questione venisse gestita privatamente, e ciò corrispondeva anche al desiderio di Bennet. Temeva la possibile pubblicità negativa che tale persone, che considerava pericolosa, potesse portarci. Così decidemmo di gestire la richiesta d'aiuto di Bennet in maniera compassionevole e venirgli incontro".

Poco prima era intervenuto sulla vicenda anche il papà Dario, re dell'horror: "Non sto vivendo questa vicenda in modo felice. Sono molto turbato, ho provato a sentire mia figlia ma non ci sono riuscito. Quanto alle accusa, bisogna vedere se sono vere. Secondo me non lo sono", ha affermato. "E perché Asia avrebbe deciso di stringere questo accordo?", gli ha chiesto il giornalista di Radio Capital. "Questo non lo so", è stata la risposta di Dario Argento.

L'attrice quest'oggi ha anche subito gli attacchi di Ben Brafman, legale di Harvey Weinstein (produttore di Hollywood di cui Asia è grande accusatrice per il caso molestie), e di Matteo Salvini, che l'attrice aveva recentemente attaccato sui social.

"Incredibile il livello di ipocrisia di Asia Argento", ha affermato il legale dell'ex produttore hollywoodiano. "Quel che è più eclatante è il tempismo, che suggerisce come nello stesso momento in cui stava patteggiando per abusi su un minore, l'attrice si stava mettendo in prima linea tra chi condannava il signor Weinstein, nonostante la loro fosse una relazione sessuale tra adulti consenzienti".

L'attacco del ministro Salvini è invece arrivato, come di consueto, via Twitter: "Questa è la signora che mi insultava ogni due minuti, e che mi ha dato del razzista e della m...a? Mamma mia che tristezza", ha scritto il leader del Carroccio.

(Unioneonline/L)

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