Mezzo secolo fa. Due vite. Lei, Cecilia Mangini, ha continuato a fare la regista coraggiosa di documentari, soprattutto su temi sociali, collaborando anche con Pier Paolo pasolini.

Lui, Gesuino Pireddu da Bolotana, pastore con la passione della boxe che ha continuato a coltivare, a costo di allenarsi all'aperto quando portava il gregge a pascolare nelle campagne del Marghine.

Nell'inverno del 1969 si erano incontrati sul set di "Ring Sardegna", docu-film commissionato dalla Rai per analizzare il pugilato nell'ottica di una possibilità di riscatto per i giovani, spinti dalle precarie condizioni sociali a diventare campioni.

E la Sardegna era fucina di talenti per la boxe: da Tore Burruni a Tonino Puddu, da Franco Udella a Duilio Loi. Ieri sera a Villanova Monteleone, il pastore-pugile che divenne una piccola celebrità con quella pellicola, si è presentato a sorpresa sul palco del Sardinia Film Festival. Con un mazzo di rose bianche.

Il loro abbraccio ha commosso tutti. Da oggi fino al 4 luglio, il tour del Sardinia Film Festival si sposta ad Alghero, dove a Lo Quarter saranno proiettati circa trenta lavori provenienti da tutto il mondo.
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