Quando sembra pronto per la premiazione della terza giornata del Filming Italy Sardegna Festival e Tiziana Rocca sta per dare l'avvio alla serata, irrompe nella piazzetta di Forte Village, in tutta la sua statuaria bellezza, Valeria Marini.

Anche se la platea è abituata ormai alle star e ai grandi personaggi, l'arrivo della celebre attrice trasferisce al pubblico un'emozione speciale. Quando si dice che la presenza scenica è importante.

Sarà perché siamo nella sua terra, sarà perché il vestito è un rosso sfavillante che colpisce anche lo spettatore più distratto, ma nell'aria si percepisce un'attenzione particolare.

È semplicemente Valeria Marini, uno dei personaggi del cinema e della tv che fa parlare di più. Ogni sua azione scatena commenti, articoli, reportage.

Una semplice foto diventa motivo di forum sui social, è impossibile non esprimere un giudizio su di lei e l'italiano medio si immedesima, in ogni occasione, nel ruolo di critico televisivo o cinematografico.

La verità è che tutti, o quasi, amano Valeria Marini. Il quasi è riferito alla gelosia insita nell'animo umano dei detrattori di professione.

Foto d'archivio
Foto d'archivio
Foto d'archivio

Nella sua sterminata carriera, lunga quasi trent'anni, ha ricoperto importanti ruoli nel grande schermo, in televisione, a teatro. Sempre con personalità di primissimo piano. Il glamour di Valeria Marini è stato il valore aggiunto di molti programmi televisivi di successo. Da primadonna del Bagaglino a inviata per Quelli che… il calcio, da conduttrice del Festival di Sanremo a concorrente del Grande Fratello Vip. La sua poliedricità è un universo senza confini.

Attrice, cantante, ballerina e, all'apice del successo, produttrice cinematografica e imprenditrice nel settore moda. Il palcoscenico teatrale è stato il primo luogo dove Valeria Marini ha espresso tutte le sue doti artistiche, interpretando ruoli sempre più impegnativi e affinando la figura seducente e ironica che da sempre la contraddistingue. La sua professionalità l'ha portata a interpretare celebri film nazionali e internazionali, con registi del calibro di Alberto Sordi, Bigas Luna, Carlos Saura, Alvaro Sàenz de Heredia, Pupi Avati, Sofia Coppola, Carlo Vanzina solo per citarne qualcuno.

Una delle sue più grandi soddisfazioni è l'aver creato una propria collezione, Baci Stellari, la linea di moda che celebra l'eleganza e il prestigio di tutte donne, attraverso capi casual e haute couture dalle linee sofisticate e dai particolari scintillanti.

La Marini è la madrina del festival
La Marini è la madrina del festival
La Marini è la madrina del festival

Cristalli, paillettes e strass decorano con gusto e classe ogni esemplare della collezione, dagli abiti da sera, per le occasioni speciali, ai capi prêt-à-porter.

Tra un impegno e l'altro al Forte Village, l'abbiamo incontrata, sorridente, solare e disponibile come sempre.

Valeria Marini è un'icona di bellezza e sensualità, oltre che di intraprendenza e personalità forte e determinata. Lei dice sempre: tutte le donne, in ogni momento della giornata, hanno il diritto di brillare come star. Il successo del suo lavoro nella moda pensa che arrivi dalla sua enorme popolarità o dall'originalità dei capi che riesce a creare?

"Io sono una donna di spettacolo perché nasco in teatro e la mia popolarità arriva dalla televisione. Mi sento una del popolo, a me piace condividere quello che faccio con tutta la gente.

Quella frase che ha citato deriva dal fatto che, principalmente, nella collezione di abiti che ho creato, anche se non sono e non mi ritengo una stilista, mi piace valorizzare la donna, perché amo le altre donne. Non sono una competitiva, io sono amica e complice delle altre donne e questo è alla base della mia filosofia di vita.

Non conosco l'invidia e sono di natura ottimista, sorrido alla vita, sorrido agli altri".

Cosa pensa di un fan che le chiede una foto ricordo da conservare nel proprio telefono, come fosse una fidanzata, un'amica, una sorella, visto che è forse l'oggetto più personale e privato che ciascuno di noi possiede?

"Io condivido sempre, lo dicevo prima. Non sono mai in competizione con gli altri, anzi il contrario. Il fatto che le persone ti chiedano una foto, un video, un ricordo è forse uno degli elementi che da maggiore soddisfazione ad un artista, uno dei motivi che mi ha spinto a fare questo lavoro e ad essere un personaggio pubblico. Certo la popolarità ha un duplice aspetto, vantaggi e svantaggi, ma sicuramente prevalgono i primi.

Essere amata da tutti, sapere che le persone ti vogliono bene, l'affetto della gente. Tutto questo mi ha portato a scegliere una strada, se vogliamo anche difficile, che ho percorso con impegno, dedizione e sacrificio. Sono arrivata al successo da sola e con il sostegno di mia mamma. L'ho mantenuto grazie al supporto della mia famiglia e nessun'altro mi ha aiutato. Non dico mai di no ad una foto perché, con un semplice gesto, riesco forse a regalare alle persone una piccola porzione di me stessa, un po' di felicità, una parte di quello che ho conquistato in tutti questi anni. L'ho detto all'inizio, è bello condividere. E se chi mi apprezza lo ritiene importante questo rende felice anche me. Senza mai dimenticare di aver iniziato qui, dalla Sardegna".

Cosa le ha dato la Sardegna e cosa lei dà alla Sardegna nel suo lavoro di attrice e nella sua attività di imprenditrice?

"Come attrice devo fare ancora tanto ma forse sono stata cannibalizzata dalla popolarità televisiva. Ho fatto tanta televisione impegnandomi al massimo però ho voglia di fare progetti nuovi. Io sono multitasking e credo di avere una personalità con tante sfaccettature. Questa è la mia natura. Mi piace sempre confrontarmi con dimensioni nuove.

La Sardegna è una terra che amo moltissimo dove ho i parenti. Mia mamma è sarda ed io sono metà sarda. Sfatiamo il mito che vuole Valeria Marini non sarda.

Non l'ho mai detto, qualcuno me lo ha attribuito sbagliando di grosso. Io adoro i sardi, ritengo che siano persone con grandi valori. Non mi riferisco solo ai tanti sardi di successo che si fanno valere oltre i confini regionali. Tutta la popolazione possiede delle qualità uniche, oltre la longevità che ci caratterizza a livello mondiale. Derivano dalla cultura, dalle radici. E poi, in particolare, mi sorprende la forza di volontà. Io sono fiera di essere metà sarda ed è forse per questo che mi ritrovo ad esprimere una forza ed un'energia così intense. Per me nulla è impossibile, tutto si può ottenere.

Bisogna solo rimboccarsi le maniche e fare. E questo è un po' il mio motto, volere è potere. Penso che questa mia natura derivi dalla mia sardità. Io sono davvero cocciuta, non mi fermo davanti a nulla. Tutto ciò che ho conquistato lo devo a me stessa. Certo ho avuto l'appoggio di mia mamma e della mia famiglia, ma molto arriva dalle mie sole forze e dal fatto di essere sarda, per cui posso dire a voce alta 'w la Sardegna e w i sardi'. La Sardegna ha avuto dei momenti difficili, come quando fu imposta la tassa sul lusso. E comunque molti sono stati gli impedimenti per una sua completa valorizzazione. La nostra Isola vive molto di turismo, è un dato di fatto, quindi questo aspetto dovrebbe avere la priorità nelle strategie di promozione. E ancora si può fare tantissimo soprattutto nel settore dei collegamenti affinchè raggiungere la Sardegna sia più agevole e soprattutto più economico.

Ogni volta che mi è possibile, nonostante i tantissimi impegni su e giù per l'Italia, cerco di essere presente ai Festival e promuovo in ogni occasione la mia terra. Ho convinto molti amici a trascorrere le vacanze in Sardegna. Nel mio piccolo mi sento un pò come una delle tante ambasciatrici di Sardegna che pubblicizzano le nostre infinite bellezze".

"I sardi? Li adoro"
"I sardi? Li adoro"
"I sardi? Li adoro"

Ha lavorato con grandi registi sia al cinema che sul piccolo schermo e a teatro. Dei tanti successi che ha avuto la fortuna di interpretare qual è il suo preferito, se è possibile assegnare un primo premio?

"Il primo premio lo assegnerei al film con Alberto Sordi che adorava la Sardegna e i sardi. Lui aveva girato in Sardegna, credo a Porto Rotondo, un episodio de La Camera, un film degli anni '70. È' un uomo che ho amato tanto e che rappresenta, ancora oggi, l'essenza del nostro essere italiani. Ero a Los Angeles per approfondire la lingua, per studiare e mi chiamò lui in persona. Pensavo fosse uno scherzo invece mi disse che mi aveva scelto per il suo ultimo film. Tornai subito in Italia e lo conobbi personalmente. Un'emozione unica, irripetibile. Stando al suo fianco ho imparato tantissimo, è stato un momento della mia vita e della mia carriera straordinariamente importante. Devo dire che ho fatto tanti altri lavori con registi altrettanto importanti, e ho anche moltissimi progetti in cantiere, però Sordi è un uomo che è riuscito a fermare il tempo. Lui rifiutò anche proposte prestigiose dall'America proprio per realizzare il film con me. Non gli interessava prendere l'Oscar alla carriera, anche se sarebbe stato un tributo doveroso per un grande come lui. Mi disse che la sua priorità erano gli italiani, in particolare l'italiano medio che voleva raccontare in tutte le sue sfaccettature.

Chapeau a un uomo che ha fatto un percorso di vita lasciandoci in eredità una sua filosofia che oggi appartiene a tutti noi, rappresentando con il suo stile inimitabile l'italianità, gli usi ed i costumi, 'etnologia' come la chiamano oggi gli intellettuali, di una grande Nazione".

Dal 2008 ad oggi la sua vita, sia pubblica che privata, ha conosciuto tantissime avventure. Quel libro scritto con Gianluca Lo Vetro intitolato "Valeria Marini, lezioni intime" va aggiornato subito o preferisce aspettare ancora e raccontare un futuro certamente ricco di nuovi progetti e nuove storie?

"Il libro che ho deciso di scrivere a quattro mani con Gianluca Lo Vetro, giornalista acuto e ironico, è stata certamente un'esperienza molto positiva. Ad essere sincera alcuni passi del volume sono stati modificati da Gianluca nella stesura definitiva senza una precisa condivisione, ma alla fine il lavoro ha avuto molto successo. Ovviamente lo abbiamo scritto in Sardegna perché ho voluto portare Gianluca Lo Vetro al Manto della Madonna, la bellissima spiaggia nell'Isola di Budelli.

Siamo stati a La Casitta per una full immersion e dopo alcuni giorni è nata l'ossatura del libro. Ma la cosa più importante è che il ricavato è stato devoluto in beneficenza a favore dell'AMRI, l'Associazione Malattie Reumatiche Infantili, che ha sede al Gaslini di Genova. Anche la brutta esperienza del matrimonio ha avuto un risvolto positivo. Infatti tutti gli ospiti facoltosi hanno contribuito con una donazione alla causa dell'AMRI e dell'Associazione che si occupa delle mamme di questi bimbi così sfortunati. Abbiamo raccolto 170.000 euro e siamo riusciti ad assicurare un sostegno importante per l'acquisto di nuovi macchinari.

Certo che scriverò ancora ma visto che le stelle non hanno età voglio aspettare, c'è tempo. Ho tanti obiettivi da raggiungere e tantissimo altro da raccontare, ma non subito".

Come si vede tra 10 anni?

"Uguale fisicamente e anche come entusiasmo nel lavoro, nella vita e nelle mie diverse attività. Spero però di riuscire a diventare mamma e di avere una famiglia, con la serenità che tutti desideriamo. Perchè le mie basi sono sempre state in famiglia, con mia mamma, mia sorella e tutti gli altri componenti. Ho ancora tante conquiste da raggiungere e quando ci sono degli obiettivi, senti forte la motivazione di andare avanti e proseguire il tuo percorso di crescita.

Mai crogiolarsi sugli allori, non è proprio il caso. Penso di avere ancora tante cose da imparare e vorrei fare ancora moltissimo nel mio lavoro. Mi dicono spesso che sono disponibile e sempre pronta ad aiutare il prossimo. È verissimo. Anche oggi qui al Forte Village sono stata da Alex Ball, un caro amico che ha creato un bel progetto di gioielleria raffinata. Nonostante la stanchezza sono andata a salutarli visto che avevo già visto i loro lavori a Valenza. A me piace essere umile e vicina alle persone, e nella vita c'è sempre da fare e c'è sempre da dare".

Il progetto Filming Italy Sardegna Festival è nato da un'idea di Tiziana Rocca grazie alla straordinaria sensibilità del Patron del Forte Village Lorenzo Giannuzzi alla sinergia con il Consorzio Costa Smeralda e alla visione di sviluppo e di rete del Presidente Renzo Persico, che lei conosce da tanto, essendo entrambi cagliaritani, e che ha incontrato qui al Forte. Le piacerebbe che un grande festival potesse animare tutti gli anni la Sardegna e il Forte Village in un periodo bello come giugno catturando l'attenzione di tutto il mondo?

"Trovo assolutamente giusto il fatto di organizzare un festival come questo o come quello di Porto Cervo per dare luce a un posto così bello. Realizzando eventi di spessore e ospitando attori, artisti e registi internazionali, e anche italiani come Gabriele Muccino, personalità meravigliosa, molto conosciuto all'estero ed in particolare in America, si consente di far conoscere la nostra stupenda Isola nel mondo. La Sardegna è una terra stellare, per usare un termine a me caro, è come un diamante preziosissimo, e va valorizzata in tutte le sue dimensioni. Ho già detto dei deficit strutturali di cui la nostra terra soffre, quindi è un imperativo categorico quello di migliorare l'attuale situazione in modo particolare sul versante dei trasporti come si sta cercando di fare a favore della continuità territoriale. È giusto che di questo paradiso ne possano fruire tutti, indistintamente, siano stranieri o turisti di altre Regioni italiane e a costi accessibili e concorrenziali rispetto ad altre mete che in caso contrario prenderebbero il sopravvento. Sono venuta al Forte Village in un luogo meraviglioso, premiato a livello mondiale, orgoglio della Sardegna turistica, come attrice sarda e madrina proprio perché voglio fare la mia parte per promuovere al meglio la mia adorata terra. I festival servono a questo. Amo La Sardegna e amo la vita".

L.P.

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