Ironico ma non troppo, il regista newyorchese è tornato a far parlare di sé dopo un'intervista al programma Periodismo Para Todos della tv argentina, e a alle domande sui recenti scandali sessuali nel mondo dello spettacolo ha definito il principale accusato, Harvey Weinstein, "un uomo triste e malato".

Quanto alla campagna #MeToo che è scaturita dalle vicende degli abusi, Allen si è dichiarato un sostenitore, mettendo in chiaro che non accetta di essere associato a "terribili molestatori" e difendendosi ancora una volta dalle accuse di aver molestato la figlia Dylan Farrow.

"Questi uomini hanno abusato di 20, 50, 100 donne, mentre io sono stato accusato solo da una in una causa per la custodia di un minore e le autorità hanno indagato per 25 anni arrivando alla conclusione che non era vero. - dichiara il regista - Dovrei essere io il testimonial di #MeToo perché lavoro nel cinema da oltre 50 anni e con me hanno recitato centinaia di attrici. Nemmeno una di loro mi ha accusato di aver avuto comportamenti non adeguati".

(Unioneonline/b.m.)
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