Modella, conduttrice, velina, attrice e speaker radiofonica. C’è un po’ di tutto nel percorso di Giorgia Palmas segno che oltre alla bellezza c’è di più. Curiosità, ad esempio, come quella di cimentarsi nel mondo del calcio in una trasmissione impegnativa, e storica, come "Il Processo di Biscardi" o accettare il ruolo di madrina (per ben due volte, 2016 e 2017) al Giro d’Italia.

Semplice al primo impatto, meno quando ti trovi davanti ai migliori ciclisti del mondo a confrontarti con tanti esperti del settore. Poi la Sardegna, lasciata per questioni lavorative a soli 18 anni, ma mai realmente dimenticata. Il legame con l’Isola infatti è sempre stato fortissimo, con la sua Cagliari, col mare, con le bellezze dell’entroterra, ma soprattutto con la sua famiglia: fondamentale per ogni suo successo.

Infine Sofia, sua unica figlia, arrivata nel 2008 dalla relazione con Davide Bombardini. Quando si parla di lei l’emozione è evidente: "Mi ha cambiato letteralmente la vita. Ha una vitalità impressionante che mi contagia ogni giorno che passa".

Poi la relazione con Filippo Magnini, ma anche una discreta riservatezza indice che sulle cose importanti, e i valori, non si scherza. Insomma una Giorgia Palmas felice sia in ambito lavorativo che relazionale, ma con tanti sogni nel cassetto da realizzare.

La Palmas si gode il mare della Sardegna
La Palmas si gode il mare della Sardegna
La Palmas si gode il mare della Sardegna

Giorgia, partiamo dagli inizi, con una domanda secca: perché ha lasciato la Sardegna?

"Essenzialmente lavoro. Ci tengo però a precisare una cosa però: io non ho mai abbandonato la Sardegna. Ho un legame fortissimo con la mia terra e, anche se sono andata via a 18 anni, ho mantenuto sempre i rapporti. Sono semplicemente arrivate delle occasioni importanti a cui non potevo dire di no. Appena posso torno a casa: lì c’è la mia famiglia, il mio mare, le mie radici".

È riuscita a mantenere le amicizie?

"Sì, certo, ho mantenuto intatte tutte le mie amicizie. Poi devo dire che mia madre, mio padre e mio fratello sono stati determinanti nel sostenermi".

A Milano dunque si è trovata subito bene...

"Sì, devo dire che non ho sofferto il cambio di città. Posso affermare però con certezza: le cose che mi mancano di più sono il mare, l’aria di casa, i sapori e la luce. Nel senso che la Sardegna ha un colore speciale e te ne rendi subito conto appena scendi dall’aereo e rimetti piede a casa".

Quando è cambiata realmente la sua vita dopo la popolarità?

"In realtà ho avuto molte soddisfazioni fin da subito, un po’ per fortuna un po’ perché sono stata brava nell’indirizzare le cose. La vera svolta però è stata in Mediaset, e a 'Striscia la Notizia', quando sono diventata velina assieme a Elena Barolo. Non è solo una questione di visibilità: quando entri a far parte di determinate aziende ti formano dal punto di vista professionale in maniera completa: ballo, corsi di dizione, recitazione e tanto alto. Cresci e hai l’opportunità di farlo in un ambiente competitivo. Poi i consigli di Elisabetta Canalis, e il suo sostegno, sono stati importantissimi, soprattutto all’inizio".

Con la figlia
Con la figlia
Con la figlia

In che senso?

"Aveva già l’esperienza di 'Striscia' e mi consigliò di partecipare alle selezioni per gli anni successivi. Io non pensavo a quel percorso, anche perché tutto ti sembra irraggiungibile, troppo grande per te. Invece col sostegno delle persone giuste, la perseveranza e la serietà ho realizzato un sogno. Da lì poi è nato tutto. Ah, quasi dimenticavo: anche l'esperienza a 'Buona Domenica' da 'microfonina' ha avuto il suo peso. Lì ho conosciuto Elisabetta che già lavorava in azienda: non posso dire che siamo amiche, ma è stata molto gentile con me".

In carriera è stata brava a reinventarsi in diversi settori: cinema, spettacolo, radio. Un percorso completo.

"Sì, sono una persona molto curiosa, fa parte del mio essere. Non riesco a focalizzarmi su una cosa e basta e poi è bello documentarsi, sperimentare, crescere. Quando mi hanno proposto il Giro d’Italia ho accettato subito, anche perché con mio padre ho sempre seguito la competizione fin da piccola. È stata un'avventura stupenda".

Sarà stato un orgoglio aver presentato il Giro in Sardegna...

"Certo! Ma l’orgoglio vero deve essere per i sardi. Grazie alla mia esperienza posso dire che la partenza da Alghero, per poi attraversare tutta l’Isola, è stata un’occasione unica per pubblicizzare la nostra terra. Il Giro è noto in Italia, ma è diffusissimo anche in tutto il mondo e questo ci ha permesso di mostrare le nostre bellezze anche al di fuori del nostro Paese. Ne parlavano tutti anche all'estero".

Alla conduzione del Processo di Biscardi
Alla conduzione del Processo di Biscardi
Alla conduzione del Processo di Biscardi

Poi il Processo di Biscardi...

"Con la mia amica Elena Barolo. Sicuramente è un privilegio poter condurre una trasmissione storica come 'Il Processo'. Rientra nel discorso che facevamo in precedenza: affrontare nuove tematiche, accettare delle sfide stimolanti porta a crescere e questa stagione calcistica, appena terminata, mi ha entusiasmato. Ci sono anche delle cose in ballo per il futuro molto interessanti su cui però non posso darvi molti dettagli".

A proposito di sfide: com’è diventare mamma?

"È l'emozione più bella del mondo. Sofia mi ha cambiato la vita: è nata nel 2008 nel mio stesso ospedale a Cagliari, è un vulcano di idee, curiosità ed entusiasmo: la adoro. Come tutte le mamme incastro le cose al millimetro".

Sofia però è cresciuta a Milano, giusto?

"Sì, ma ho cercato, e cerco, di non farle mai scordare le sue origini. Non solo sarde, ma anche romagnole visto che i genitori del padre (Davide Bombardini, ndr) sono di quelle parti. Poi appena posso la riporto in Sardegna: insieme visitiamo spiagge, ma anche le zone interne. Deve sapere che la nostra Isola non è solo bel mare, ma anche tradizioni e storia".

Con Filippo Magnini
Con Filippo Magnini
Con Filippo Magnini

Dal punto di vista sentimentale invece come va con Filippo Magnini?

"Devo dire molto bene. Ad essere sincera, anche se sui social sono molto attiva, mi ritengo una persona molto riservata".

Filippo Migheli

(Unioneonline)
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