Doveva essere un Silvio Berlusconi in "decadenza" quello annunciato nel film di Sorrentino "Loro", dedicato proprio alla vita dell'ex premier. E invece, se si esclude qualche momento di sconforto con Veronica Lario (sua ex moglie), l'attuale leader di Forza Italia dalla prima parte della pellicola, da oggi al cinema, ne esce addirittura rafforzato.

Una figura irraggiungibile, per quasi tutto il film, desiderio irrefrenabile di uno dei protagonisti, Sergio Morra, giovane ambizioso (interpretato da Riccardo Scamarcio) alla ricerca del successo.

Il film verte proprio su questa ambizione del ragazzo tarantino che se le inventa tutte pur di conoscere il suo idolo: prima corrompe alcuni giudici per entrare nelle sue grazie, poi si trasferisce a Roma e da lì organizza un festino a "Villa Moresca" (in Sardegna), proprio davanti alla ben nota "Villa Certosa". Berlusconi però non cede mai alla tentazione e, quantomeno nella prima parte del film, fa di tutto per comportarsi bene davanti a sua moglie: senza eccessi.

Accanto a lui una Veronica depressa dai tanti rumors sui presunti tradimenti del marito, come quello legato a Violetta Saba, di cui parlano tutti i giornali. Berlusconi prova a riparare in tutti i modi, nonostante la relazione sia ormai in crisi, e alla fine riesce nel suo intento.

La prima parte del film si conclude proprio con Silvio che dedica una canzone alla moglie, quella nota per essere stata la musica "galeotta" del giorno in cui si sono conosciuti.

Ovviamente non è tutto rose e fiori. Sorrentino, infatti, lancia alcune stoccate al rapporto di Berlusconi con le minorenni e ai vari tentativi di corruzione nei confronti di politici e giudici.

Senza dimenticare la parentesi "rossonera" con un giocatore (conteso anche dalla Juventus) che si presenta a Villa Certosa per firmare un contratto col Milan, rinunciando poco dopo per la "poca eleganza" del padrone di casa. Non solo: il confronto con Gianni Agnelli è spietato.

Infine, una piccola parentesi su Toni Servillo: bene nell'interpretazione del Cavaliere, ma forse l'attore è stato un po' limitato dal copione. Le tante pause e i lunghi silenzi (tipici dei film di Sorrentino) non gli permettono, infatti, di esprimere tutta la sua bravura, quella emersa nel 2008 con l'interpretazione di Andreotti ne "Il divo".

Appuntamento al 10 maggio, dunque, per l'uscita di "Loro 2", che promette tante novità.

A cominciare dal racconto della "decadenza" berlusconiana, che Sorrentino ha - come detto - deciso di rinviare alla seconda parte del film.

Filippo Migheli

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