Amori e intrighi, pericolose inclinazioni e segreti desideri nel meraviglioso affresco del mondo tracciato da Carlo Goldoni ne "La bottega del caffè", spettacolo che arriva nell'Isola sotto le insegne della Stagione di Prosa 2017-18 organizzata dal CeDAC.

Debutto questa sera (alle 21) nell'Auditorium Comunale di Arzachena, e nuovi appuntamenti domani (alle 21) nel Padiglione Tamuli delle ex Caserme Mura di Macomer, venerdì (sempre alle 21) al Teatro Civico di Alghero e, infine, sabato (stessa ora) al Teatro Civico di Sinnai.

Un viaggio nei labirinti della mente e del cuore con la scoppiettante pièce del grande commediografo veneziano, nella mise en scène della Compagnia Gank in coproduzione con il Teatro de "Gli Incamminati" per la regia di Antonio Zavatteri, fra i più apprezzati artisti del teatro italiano contemporaneo.

Il cast – composto da Alberto Giusta, Cristiano Dessì, Marco Zanutto,Massimo Brizi, Ivan Zerbinati, Sara Cianfriglia, Cristina Pasino, Alex Sassatelli e Mariella Speranza – è accompagnato da scene e costumi di Laura Benzi e dal disegno luci di Sandro Sussi, nella rievocazione delle atmosfere di una civiltà in declino tra vizi e – rare - virtù.

Un'opera corale in cui, tra piccoli drammi familiari e maliziose o benevole interferenze nelle esistenze altrui, affiorano i caratteri dei singoli personaggi, riuniti in quel vivace microcosmo racchiuso fra tre botteghe in cui si incrociano storie e destini di habituées e avventori di passaggio.

La scrittura di Carlo Goldoni mette sapientemente in risalto inquietudini e dubbi, ansie e paure di donne e uomini all'inseguimento della felicità, ma pur sempre in balia di regole e convenzioni, in un vivido e colorato affresco della società che trascende i confini di un'epoca e acquista valore universale per l'acuta indagine psicologica e la ricostruzione dei comportamenti e dei moventi dei singoli pur con l'inevitabile lieto fine.

La sfida dello spettacolo sta nel reinventare luoghi, botteghe e anime cercando di rifuggire le forme stereotipate della commedia settecentesca e tenendo allo stesso tempo conto dell'imprescindibile arte e leggerezza goldoniana.

(Unioneonline/v.l.)
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