È passato quasi mezzo secolo dalla nascita di un trio che nel giro di un decennio (1973 -1982) ha lasciato una significativa orma nel panorama jazzistico. Sabato ritornano insieme nella città dove sono nati come gruppo (teatro Civico di Alghero, alle 21) i Cadmo, vale a dire il pianista e fisarmonicista Antonello Salis, il contrabbassista Riccardo Lay e il batterista Mario Paliano. Ed è tutto esaurito per il terzo appuntamento della rassegna JazzAlguer, organizzata dall'associazione culturale Bayou Club-Events, con la direzione artistica di Paolo Fresu.

I Cadmo si trasferiscono a Roma nel 1977 dove pubblicano l'apprezzato primo album dal titolo "Boomerang". Poco dopo è il turno di "Flying over Ortobene Mount on July Seventy Seven". Partono dal jazz, ma lo rendono originale grazie all'anima del folklore sardo e un'occhiata al prog rock che in quegli anni è fucina di novità e sperimentazione.

Dopo lo scioglimento, nel 1982, i tre intraprendono una carriera importante.

Antonello Salis vanta tra le sue numerosissime collaborazioni personaggi quali Pat Metheny, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Lester Bowie e l'Art Ensemble Of Chicago, Billy Cobham, Nana Vasconcelos, nonché la creazione del trio P.A.F. con Paolo Fresu e Furio Di Castri (ex basista dei Dedalus).

Riccardo Lay ha suonato in quartetti o quintetti e collaborato con Elena Ledda, Gavino Murgia e Marcello Peghin, giusto per citare qualche artista. Mario Paliano aveva suonato coi Barrittas prima di approdare ai Cadmo (come del resto Salis) e tra gli esperimenti più interessanti c'è l'Iper Trio, formazione di soli percussionisti.

Il concerto potrà essere seguito anche a distanza attraverso la diretta video in programma a partire dalle 21 sulla pagina facebook di JazzAlguer. Il concerto sarà preceduto da un incontro del trio (Lo Quarter, in largo San Francesco alle 18), con il contrabbassista e coordinatore artistico di JazzAlguer Salvatore Maltana e il giornalista di Videolina Giacomo Serreli.
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