Un festival blues che da Cagliari e dai colori cittadini, il rosso e il blu, trae ispirazione.

Arriva nel capoluogo, con tre appuntamenti il 24 febbraio, il 3 e il 10 marzo, il "Rosso&Blues" Festival, con l'obiettivo di rimettere questo genere musicale al centro del panorama locale, riportando al tempo stesso i giovani ad ascoltare la musica dal vivo, quella bella, originale e senza fronzoli sia locale che internazionale.

L'idea nasce dall'incontro di idee tra due associazioni, Compagnia Cantante e Good Vibrations, che da subito si è rivelato foriero di idee fresche e di progetti originali.

Il 24 febbraio (dalle 22, Centro culturale Compagnia Cantante) spazio quindi a T.R.E.S. The Radio Experience Service. Un progetto che nasce nel 2010 dalla collaborazione dei fratelli Roberto e Simone Lutti e Rolando Cappanera, musicisti che vantano una carriera nazionale ed internazionale, ricca di collaborazioni importanti come quella di Roberto Lutti negli USA con i Playing for Change. Nelle loro musiche la mescolanza tra diversi generi ed esperienze, tracce originali che diventano un viaggio dove blues, rock, funk e psichedelica formano una miscela esplosiva.

Il 3 marzo (alle 22) sarà invece il momento di James & Black, duo dinamico che arriva da Austin, in Texas. James, soul man e pianista, voce potente e profonda strappata al gospel, propone un mix fra tradizioni afro americane e altri generi musicali tra cui r&b e soul che si fondono col blues. Il duo sarà accompagnato da Carlo Sezzi alla batteria, Max Benassi alla chitarra e Fabrizio Leoni al basso.

Il 10 marzo (alle 22) a salire sul palco sarà Francesco Piu con la Peace and groove band. Una miscela esplosiva di blues, funcky, rock e soul in chiave acustica.

Una curiosa rassegna, dunque, dove il blues diviene efficace mezzo di connessione e socializzazione tra le persone. Il desiderio degli organizzatori è che "per un'ora o due tutti mettano in tasca il cellulare e le connessioni virtuali e si incontrino invece per godere della buona musica, scambiarsi opinioni e tornare alle connessioni umane tra le diverse generazioni, il tutto creato e rafforzato dalla passione o la semplice curiosità verso il mondo del blues".

(Unioneonline/v.l.)
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