La procura generale di New York ha avviato una causa civile contro Harvey Weinstein e la sua compagnia di produzione (la Weinstein Company), con l'accusa di aver violato i diritti civili dei dipendenti con "continue molestie sessuali, intimidazioni e discriminazioni".

L'avvio dell'azione legale - che coinvolge anche il fratello del produttore di Hollywood, denunciato per presunti abusi anche da alcune attrici famose - è stata annunciata a quattro mesi di distanza dall'esplosione dello scandalo a Hollywood.

I pubblici ministeri hanno dichiarato che la causa, frutto di un’indagine durata alcuni mesi mesi, è stata avviata solo ieri per timore che un'imminente vendita della Weinstein Company, ora sull’orlo della bancarotta, possa lasciare le vittime senza un adeguato risarcimento.

Sotto accusa anche il consiglio e i dirigenti della società per non aver posto in atto misure adeguate per proteggere il personale o frenare il comportamento di Weinstein, nonostante i numerosi reclami del personale.

Il procuratore generale Eric Schneiderman ha affermato che ogni accordo di vendita dell'azienda dovrebbe per prima cosa risarcire le vittime e fare in modo che "né i colpevoli né i fiancheggiatori si arricchiscano in modo ingiusto".

(Unioneonline/F)

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