"Un'escursione coraggiosa nelle acque oscure della migrazione di massa", e un'occasione per riflettere su un argomento delicato e scottante, di terribile attualità, analizzato con grande lucidità: arriva per una tournée sull'Isola "Lampedusa", pièce teatrale di Anders Lustgarten.

Protagonisti Fabio Troiano e Donatella Finocchiaro, rispettivamente un pescatore siciliano ormai impegnato a recuperare i corpi dei profughi annegati in mare, e una donna immigrata di seconda generazione, che riscuote crediti inevasi per una società di prestiti.

Realizzato per la regia di Gian Piero Borgia (produzione BAM Teatro), lo spettacolo va in scena domani a Carbonia (alle 20.45, teatro Centrale) e, da mercoledì a domenica (tutti i giorni alle 20.30, domenica alle 19), al Teatro Massimo di Cagliari.

Sotto i riflettori Donatella Finocchiaro, catanese bruna e bellissima e da molti paragonata ad Anna Magnani, attrice capace di spaziare dai toni grotteschi della commedia ai film di grandissimi registi come Bellocchio, Kusturica, Zaccaro, Tornatore. Per lei, che è stata anche "L’accabadora" per Enrico Pau, numerose nomination ai David di Donatello e anche un premio per la miglior interpretazione femminile al Roma Film Festival 2008 in "Galantuomini", di Edoardo Winspeare.

Nello spettacolo, guidato da una narrazione a due voci, emergono le contraddizioni di una civiltà al tramonto, con l'emigrazione che diviene una quotidiana "guerra" fra poveri, nonostante il messaggio sia anche di fiducia e speranza nell'umanità.

Un aspetto, quest'ultimo, ulteriormente rafforzato dalle scene e dai costumi di Alvisi Kirimoto, dalle luci di Stefano Visentini, dalle musiche originali di Aleph Viola.

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(Unioneonline/v.l.)
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