Un'importante produzione operistica firmata dal Teatro Lirico di Cagliari approda sulla Rai: è andata in onda ieri sera su Rai5, con repliche domani (alle 10.35) e domenica (alle 18.15), "La Ciociara", opera di Marco Tutino basata sull'omonimo capolavoro di Alberto Moravia e recentemente in scena in prima europea al Teatro del capoluogo.

Un altro tassello di quel progetto ambizioso che vede la più importante istituzione culturale della Sardegna superare i confini dell'Isola per veleggiare verso mete prestigiose del panorama nazionale ed internazionale.

Il nuovo allestimento, realizzato in coproduzione con la San Francisco Opera, è firmato dalla regista statunitense Francesca Zambello, che contribuisce a ricreare il drammatico clima creatosi a Roma e in Ciociaria durante la seconda guerra mondiale.

Le scene sono di Peter Davison, i costumi di Jess Goldstein, le luci di Mark McCullough, i video di S. Katy Tucker, la coreografia di Luigia Frattaroli. Il libretto dell'opera è realizzato dallo stesso Marco Tutino insieme a Fabio Ceresa. L'Orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari sono guidati da Giuseppe Finzi, apprezzato "direttore residente" della San Francisco Opera dal 2011 al 2015. Il maestro del coro è Donato Sivo.

Protagonisti sul palco sono Anna Caterina Antonacci nel ruolo di Cesira, Lavinia Bini come Rosetta, Aquiles Machado nei panni di Michele, Sebastian Catana in quelli di Giovanni, Roberto Scandiuzzi nel ruolo di Fedor von Bock. Accanto a loro Nicola Ebau, Gregory Bonfatti, Lara Rotili, Martina Serra, Enrico Zara, Francesco Leone, Nicola Ebau, Michelangelo Romero.

La Ciociara, rappresentata per la prima volta con il titolo di "Two Women" il 13 giugno 2015 alla San Francisco Opera con la direzione di Nicola Luisotti e con Anna Caterina Antonacci nel ruolo della protagonista, si ispira al romanzo di Alberto Moravia e al celeberrimo film omonimo del 1960 di Vittorio De Sica che valse il Premio Oscar nel 1962 a Sophia Loren, straordinaria protagonista. La vicenda, come noto, narra la drammatica storia di Cesira e Rosetta (madre e figlia) che, scampate agli orrori del secondo conflitto mondiale, restano vittime della malvagità di soldati marocchini che le violentano. I Goumiers, divisioni di truppe marocchine che, dal 1943 al 1945, combattono nell'Italia centrale al fianco degli alleati, contro fascisti e nazisti, si macchiano infatti di una sequela di crimini di guerra, omicidi, saccheggi e di oltre 7.000 stupri, soprattutto durante la battaglia di Montecassino (1944) che è il periodo nel quale è ambientata l'opera.
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