A MasterChef la Sardegna continua a sognare, e a regalare all'Isola un posto nella MasterClass con i 20 concorrenti che si disputeranno il titolo finale è il 19enne cagliaritano Stefano Biondi.

Lui, studente di ingegneria a Padova, classe 1996, ha conquistato la giuria con un piatto a base di polpo e con un cous cous cucinato a regola d'arte, "un piatto che a casa mia ho preparato spesso", spiega.

La passione per la cucina nasce per Stefano proprio a casa: "Mi hanno insegnato a cucinare mia nonna e mia madre – racconta - poi ho approfondito le mie conoscenze appassionandomi a diversi programmi TV e leggendo molti libri di cucina. A volte seguo ricettari per andare sul sicuro, ma in generale preferisco lasciarmi trasportare dal mio gusto. La mia è una cucina mediterranea, ma adoro anche spingermi verso altre culture gastronomiche, in primis quella orientale che ritengo molto particolare e interessante".

Dice addio al grembiule, invece, Alessandro Piano da Carbonia, bocciato per un primo piatto preparato forse in troppa fretta.

La serata si è aperta con quaranta uova di cioccolato ed altrettanti martelli: all'interno di ognuna, un pollo da disossare. Un lavoro certosino che i candidati hanno svolto alcuni con successo, altri con risultati a dir poco disastrosi.

Quindi il piatto "artistico" da preparare con cinque ingredienti: 45 minuti di tempo a disposizione, ma per alcuni davvero troppo pochi per un risultato soddisfacente.

Rimangono 4 posti vuoti e Bruno Barbieri, Joe Bastianich, Antonino Cannavacciuolo e Antonia Klugmann invitano i partecipanti a cimentarsi in quattro duelli, con altrettanti piatti da replicare: e qui arriva per il cagliaritano Stefano la prova del cous cous, superata magistralmente.

Per lui, dunque, l'agognato grembiule e l'accesso alla MasterClass. Con l'obiettivo, come ricordato da Bastianich, di "mirare sempre in alto, perché è solo puntando la luna che si finisce fra le stelle".

(Unioneonline/v.l.)
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