Con "Pop up, un fossile di cartone animato" arrivano venerdì al Teatro Massimo di Cagliari (alle 10.30 per le scuole e alle 18 per bambini dai tre anni in su) i Sacchi di Sabbia, vincitori del Eolo Award 2017 come miglior gruppo di teatro di figura.

Animazione, suono e immagine si fondono in questo spettacolo di Giulia Gallo e Giovanni Guerrieri, che vede in scena Beatrice Baruffini e Serena Guardone.

L'idea della reinvenzione scenica del libro pop up, la sfida di creare un cartone artigianale, una sorta di "fossile" di cartone animato nell'epoca del 3D, è la preziosa occasione per una riflessione sull'animazione, sulla saturazione e l'invasività delle tecniche contemporanee, per intraprendere una direzione più evocativa e meno aggressiva che lasci spazio all'immaginazione nell'era della dittatura digitale. Ed è, anche, l'occasione per fondere sperimentalmente manipolazione, teatro d'oggetti e suoni, linee di ricerca amate da "I Sacchi di Sabbia" che ora, per la prima volta, vengono rivolte e confrontate con un pubblico infantile.

La narrazione intreccia le microstorie di un bambino di carta e di una piccola, enigmatica sfera: le evoluzioni ritmiche, cromatiche e sonore del loro rapporto, i loro incontri, le loro specularità, le loro trasformazioni.

Le avventure del bambino e della sua piccola palla danno così origine a un gioco simbolico di geometrie e di metamorfosi che tocca aspetti centrali di quell'immaginario: la fantasia, l'invito, la minaccia, il sogno. Due attrici, che sono insieme animatrici, danno vita e voce ai due protagonisti di carta, giocando sull'apparizione delle figure e delle forme nel tempo, sugli intrecci di esse con i loro corpi, sul movimento e sulla sincronicità tra voci e tra voci e immagini.

(Redazione Online/v.l.)
© Riproduzione riservata