Un pilota, un ingegnere e una macchina, anzi, una rivoluzione chiamata "Ferrari 312B".

A quarantasei anni dalla sua ultima corsa, la monoposto, che ha segnato la storia della più grande scuderia di tutti i tempi, è tornata a ruggire grazie alla passione di Paolo Barilla, ex pilota di F1 e proprietario dell'auto, e all'uomo che la ideò, Mario Forghieri, supervisore del restauro curato da Motortecnica. Il sogno? Riportarla a gareggiare sul circuito di Montecarlo. Una rinascita raccontata dalla regia di Andrea Marini e che, prima di arrivare sugli schermi di cinquanta Paesi, sarà proiettata in anteprima esclusiva per l'Italia solo oggi, domani e dopodomani in 250 sale, tra cui l'UCI Cinema di piazza L'Unione Sarda a Cagliari.

"La velocità, il rischio, la bellezza, il suono sono tutti elementi interessanti per una storia, ma se a questo si aggiunge la più grande scuderia di sempre, il più grande ingegnere di F1 del suo tempo, la passione di un gruppo di meccanici e il lavoro maniacale ed estenuante per raggiungere un obiettivo estremamente ambizioso e nobile, si hanno tutte le carte per ottenere un gran film", racconta il regista. "L'aspetto di questa storia a cui tengo di più è il lato umano dei protagonisti, del presente e del passato, uomini devoti alla loro passione, che hanno contribuito a creare un mito che risiede nei cuori di milioni di persone".

Dal 1970, quando Mauro "Furia" Forghieri mandò in pista un modello destinato a cambiare la storia delle corse con il primo motore piatto mai montato su una monoposto, il V12 contrapposto, inizialmente creato per poter stare nell'ala di un aereo, fino al ritorno a Montecarlo, nel 2016, per la competizione dedicata ogni due anni alle auto storiche. Le parole d'ordine, infatti, sono sempre state due: fiducia, quella riposta dai piloti negli artefici della loro vettura e da loro nel regista che ne ha ripreso le gesta da vicino, e devozione, quella che dai giorni e dalle notti insonni di lavoro, dal rischio e dall'adrenalina della velocità, si trasforma in leggenda. Quella che si respira tutta in "Ferrari 312B".

In un'ora e mezza di pellicola, lo spirito indomito della F1 di quegli anni rivive, con dovizia di particolari tecnici sul lavoro di progettisti, meccanici, piloti e le testimonianze dei protagonisti dell'epoca d'oro della casa di Maranello. Ickx, che nel '70 con Clay Regazzoni portò al debutto la 312B, giocandosi fino all'ultimo il titolo mondiale, Lauda, Stewart, Berger e Hill sono la voce narrante di un viaggio dentro la sfida cavalleresca, l'aggressività e l'ambizione che, con le rivoluzioni tecnologiche, hanno fatto della F1 un mito.

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