Successo al box office italiano per il film di animazione "Emoji - Accendi le emozioni", che balza in testa alla top ten italiana con 1.087.003 euro e 2.883 euro di media copia. Mantiene il secondo posto "Noi siamo tutto" (885.927 euro), mentre "Cars 3" scende di due posizioni, ora terzo con 857.350 euro. "Valerian e la città dei mille pianeti" scende dalla terza alla quarta posizione con 596.044 euro, con "L'inganno" al quinto posto (510.507 euro) e la new entry "Chi m'ha visto" in sesta posizione (490.307 euro).

Buona la partenza, dunque, per il film di animazione pesantemente stroncato dalla critica USA con la Sony accusata di aver creato una storia sciatta e noiosa e infarcita di pubblicità ad App e giochi.

Riprendendo, in modo confuso ma con qualche battuta riuscita, modelli Disney come Ralph Spaccatutto e Inside Out, "Emoji" è ambientato a Messaggiopoli, nel telefonino di un timido teenager, Alex.

In questa immaginaria “città degli emoji”, ognuno ha il compito di rendere al meglio il proprio simbolo nei messaggi del teenager. Un sistema al quale non si sa adeguare Gene, giovane emoticon che dovrebbe essere un "Bah" (espressione tra il dubbioso, il depresso e l'annoiato), come i suoi genitori. La faccina tuttavia sa assumere molte più espressioni, che purtroppo vengono fuori nel momento sbagliato.

Deciso a farsi riprogrammare da un hacker, Gene si avventura fuori da Messaggiopoli, insieme al collega "Ghimmifive", manina "batti il cinque", in un avventuroso viaggio tra app, social media e cloud.

I messaggi alla base quelli dell'accettazione della diversità, dell'importanza dell'unicità, della ricerca costante della propria identità.

Nel film anche qualche critica al mondo social, e alla differenza fra amici in carne e ossa e "like" sul web.

(Redazione Online/v.l.)
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