Anche Stevie Wonder entra nella polemica contro Donald Trump.

Il cantante americano ha interrotto, ieri sera, il concerto a Central Park, New York, e si è messo in ginocchio al centro del palco: "Non su un ginocchio - ha detto mentre si accasciava con l'aiuto del figlio Kwame - ma su due per l'America: una preghiera per il nostro pianeta, il nostro futuro, i nostri leader del mondo e del nostro globo. Amen".

LA POLEMICA - Il gesto di protesta si unisce a quelli delle star americane dello sport. Tutto è nato da una dichiarazione del presidente, che ha definito "figli di buona donna" i giocatori dell'Nba "ribelli", che non si alzano in piedi durante l'inno nazionale - a volte si inginocchiano - per manifestare contro le politiche governative.

(Redazione Online/D)

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