Primo nei download iTunes dello Sri Lanka. In vetta alla classifica della radio inglese The Moth FM specializzata in smooth jazz. Quarto nella radio del Canada Southern Ontario. Quarto nel global radio network www.smoothjazz.com degli Usa, sia nella graduatoria indie (musicisti indipendenti) sia in quella radar, che raccoglie i voti di 53 radio. Gettonatissimo persino dalle emittenti dell'Australia e della Nigeria. Il successo può arrivare anche a 51 anni. Come ha scoperto Roberto Tola, chitarrista sassarese che ha pubblicato in maggio "Bein' Green", primo album da solista dopo una carriera con l'Orchestra Jazz della Sardegna che ha contribuito a fondare. "Mi imbarazza stare vicino a idoli come Nathan East o Norman Brown. Confesso che ho anche pianto quando ho visto alcune classifiche". Studi in conservatorio da violoncellista e piano complementare, un amore per il jazz sbocciato con George Benson: "Ho consumato i suoi vinili per imitarlo".

Come mai l'idea di un album da solista?

"La chitarra nell'orchestra ha poco spazio e quindi ho ripreso alcuni progetti nel cassetto. Ho chiamato i miei musicisti preferiti e ho registrato in Sardegna, anche da Alberto Erre, e poi a Barcellona, Inghilterra e Usa. Mi sono autoprodotto con l'aiuto di mia moglie Natalia".

Tra le guest star ci sono Bob Mintzer, Billy McGee e Bill Sharpe, come li ha convinti?

"Molti li ho conosciuti durante l'attività dell'Orchestra Jazz della Sardegna. Ho mandato i miei pezzi e sono piaciuti".

E con Jill Saward, cantante e leader dei Shakatak?

"Venne a sentirmi in un concerto a Cheremule. Gli piacque come suonavo e mi ha chiesto di fare le chitarre nel lavoro 'On the corner' di due anni fa. E la sua voce arricchisce il brano 'Sunny Morning', quello che sta andando meglio".

E adesso?

"È uno tsunami di complimenti e richieste di concerti per New York, Chicago, Los Angeles e persino Singapore. L'importante è che mi presentino sempre e soltanto in un modo: Roberto Tola dalla Sardegna".

"Sunny Morning" è prima nei download dello Sri Lanka, come mai?

"Un mistero che sto cercando di scoprire. E se penso che io, uno sconosciuto, sono davanti al mostro sacro Frank Sinatra, mi fa persino paura".

g.m.

© Riproduzione riservata