Quaranta cavalli, altrettanti cavalieri, un corteo con indosso la camicia bianca del costume maureddino, oltre 10 tappe che si snodano nel centro storico di Iglesias per arrivare a via Garibaldi dove si svolgerà la competizione: è così che il 21 ottobre, dopo secoli, nella città regia tornerà la Sortilla, la giostra in cui i cavalieri mettono alla prova la propria abilità per infilzare un anello.

L'annuncio è stato dato in una conferenza stampa oggi. Il progetto della manifestazione, che porterà con sé anche un itinerario di prodotti agroalimentari iglesienti, era staro presentato alla commissione comunale Cultura.

Ora ci ha scommesso anche la Regione che "su emendamento del consigliere Gigi Rubiu - spiega l'assessore alla Cultura Simone Franceschi - ha concesso 50mila euro nella Finanziaria. Per la città sarà un nuovo grande evento".

La gara sarà parte integrante dell'Ottobrata iglesiente. Per Francesco Rubiu, Paolo Cossu e Stefano Priola (presidente, vice e presidente onorario dell'associazione "Sa Sortilla" nel direttivo insieme al segretario Guido Borgonovo e Giovanni Onnis, responsabile dei Cavalli), che da un anno lavorano per rendere realtà la manifestazione, l'obiettivo, oltre riportare alla vita una tradizione interrotta da secoli, "è ridare dignità alla Festa della Madonna del Buon Cammino".

Si sono innamorati della storia scoperta da Priola 17 anni fa in documento dell'archivio capitolare. "È del 1615, scritto da un religioso gesuita. Descrive una corsa straordinaria" organizzata dalla città regia per il ritrovamento delle reliquie di Sant'Antioco. A ottobre sarà riproposta.

"Ora inizieremo con un'anteprima, "Sortilla anno zero", non sarà una vera e propria corsa, ma una gara di pariglie da via Garibaldi a Piazza Sella". Il percorso partirà dal parcheggio del Centro direzionale in via Isonzo. Si creerà un corteo di "encamiciados", vestiranno gli abiti tradizionali di Iglesias ma porteranno solo la camicia bianca che annunceranno la corsa. Arriverà in piazza "de Seu", cioè Municipio.

"Qui ci sarà "l'investitura" dei cavalieri da parte del Comune e la loro "benedizione" da pare della Chiesa. La Sortilla rimane legata alla sua origine religiosa". Poi si snoderà per il centro storiche, tutte le vie avranno il loro nome in lingua sarda.

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