Un singolo dalle sonorità etniche e ancestrali, e un brano che racconta l'amore e le promesse dell'autrice, l'artista sarda Simona Salis, per la propria terra natale.

È "Simona", da domani in rotazione radiofonica e nei digital store, un'uscita che anticipa l’album "Nomi" prodotto da Ivan Ciccarelli e atteso per il prossimo mese di ottobre.

Un mix di lingua sarda e italiana, e un saluto di chi lascia la propria terra con la certezza di un futuro ritorno, "abarra innia ca deu torru".

"C'è qualcosa di ancestrale che ci tiene legati al luogo in cui nasciamo – spiega Simona Salis - e anelare il ritorno a casa è uno dei 'leitmotiv' di tantissime persone che decidono di lasciare la propria terra madre. In questo brano c’è tanto del mio vissuto, la partenza dall'Isola per realizzare il mio sogno di cantautrice, l'amore, il dolore nascosto dietro ad una vita dissoluta, la crescita, la determinazione e la ricerca di spiritualità".

Simona Salis, nella rosa dei finalisti del prestigioso premio Tenco nel 2006, è risultata nello stesso anno vincitrice del premio "Logic" al festival di Mantova per vivacità, ricerca linguistica e sonorità, trasmettendo al pubblico presente le radici delle tradizioni sarde, rivisitandole con verve e presenza scenica.

"S'arriu de su coru", singolo estrapolato dall'album "Chistionat de mei", è stato inserito in una versione inedita nella compilation "Amor 4" di Radio Montecarlo, entrando in classifica su 105 e Radio Montecarlo e nella Top 3 di iTunes nella categoria Jazz.

(Redazione Online / v.l.)
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