Con la notizia della morte di Carlo Pedersoli, in arte Bud Spencer, un anno fa, all’età di 86 anni, accadde in rete un piccolo miracolo: un abbraccio virtuale unanime a quel gigante buono che aveva fatto sorridere, al cinema come in tv, intere generazioni di italiani. Ma non solo: i messaggi di cordoglio arrivarono anche da Cina, Stati Uniti, Iran, dagli angoli più sperduti del pianeta.

Il ricordo più sentito quello dell’attore Terence Hill, che si dichiarava sgomento di aver perso "l’amico più caro".

Una popolarità enorme e che riaccende oggi nostalgia e grande commozione popolare.

Splendido esempio di un’ironia semplice e diretta, mai volgare, Bud Spencer ha interpretato i suoi personaggi con una fisicità unica, quasi da cartone animato, con il grosso pregio di valorizzare un cinema italiano che ha conosciuto grandi fortune anche all’estero.

Un personaggio unico e che continua a rivivere nei suoi indimenticati capolavori. Come non ricordare "Bomber" o "Lo chiamavano Bulldozer", o ancora "Banana Joe" o "...altrimenti ci arrabbiamo".

(Redazione online / v.l.)
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