Un'anteprima di grande effetto, per la seconda estate di spettacolo della Forte Arena: è il "Rigoletto" di Giuseppe Verdi, che domani alle 21.30 segna l'incontro tra il melodramma e il teatro all'aperto di Santa Margherita di Pula, Lirico e Forte Village.

Protagonista indiscusso della prima delle tre recite in programma (le altre sabato 17 e 24) sarà Leo Nucci, il più grande baritono verdiano vivente, che con i suoi 75 splendidi anni vestirà per la cinquecentoventiseiesima volta i panni del buffone della corte di Mantova (e parliamo solo delle recite ufficiali). Sul podio Donato Renzetti, che ritorna a dirigere Orchestra e Coro cagliaritani dopo il successo dell'opera inaugurale di questa stagione, "La bella dormente nel bosco" di Respighi. Maestro del coro è Gaetano Mastroiaco.

Cinquemila i posti a sedere, solo in parte ridotti dall'esigenza di ampliare il palcoscenico, che con i suoi cinquanta metri di ampiezza è il doppio di quello del Lirico.

Se il luogo della rappresentazione è inedito, per un melodramma, del tutto tradizionale è la sontuosa messinscena di questa produzione del teatro cagliaritano, nata da un'idea di Alberto Fassini, scomparso nel 2005 e cresciuto alla scuola di Visconti, e firmata dal regista italo-americano Joseph Franconi Lee, che di Fassini è stato per vent'anni assistente e collaboratore.

Scene e costumi sono di Alessandro Ciammarughi, che con Franconi Lee ha affrontato il capolavoro verdiano attraverso un'ideale rilettura dello splendore della corte dei Gonzaga. Nella Mantova cinquecentesca, tra intrighi e feste, vendette e amore, nasce e si sviluppa, fino al drammatico finale, la tragedia di Rigoletto.

Le luci sono affidate a Fabio Rossi, la coreografia a Marta Ferri. Se Leo Nucci cederà nelle due recite successive il ruolo del titolo a Giovanni Meoni (tra pochi giorni lo attende a Tokio una "Traviata"), restano immutati gli altri cantanti: il Duca di Mantova sarà Antonio Gandìa (l'Alfredo Germont dell'ultima "Traviata" cagliaritana), Gilda è Barbara Borgnesi. Cristian Saitta (Sparafucile), Martina Serra (Maddalena), Leonora (Sofia Giovanna), Gocha Abduladze (Il Conte di Monterone), Nicola Ebau (Marullo), Enrico (Matteo Borsa) Francesco Leone (Il Conte di Ceprano/Un usciere di corte), Ivana Canovic (La Contessa di Ceprano/un paggio della Duchessa).

Rappresentata alla Fenice di Venezia l'11 marzo 1851, la prima opera (con "Trovatore" e "Traviata") della trilogia popolare, debuttò a Cagliari, Teatro Civico, nel settembre del 1856. Da allora, sono state trentuno le stagioni che l'hanno vista in cartellone: Civico, Politeama Margherita, Teatro Giardino, Teatro Massimo, Auditorium del Conservatorio, Anfiteatro Romano e infine Teatro Lirico. L' ultima rappresentazione, Terzo Festival dell'Anfiteatro, risale al luglio 2002, quando a vestire i panni del protagonista fu uno struggente Carlo Guelfi, che mantenne fede al suo impegno col pubblico nonostante in quei giorni fosse morta sua figlia. A curare la regia, assistito da Franconi Lee, fu proprio Fassini.

Ora "Rigoletto" ritorna, e sarà interessante godere della sua annunciata bellezza in un teatro all'aperto vicino al mare.

L'opera ha una durata complessiva di 2 ore e 40 minuti circa, compreso un intervallo dopo il I atto. Contenuti i prezzi: 40 euro posto unico, 20 per gli abbonati del Lirico e per i giovani sotto i trenta.

Un servizio di bus-navetta a pagamento (15 euro), partirà da Cagliari, piazza dei Centomila, alle 19, e vi ritornerà a fine spettacolo. Info Box Office, viale Regina Margherita 43, ancora oggi (10-13, 17-20), tel. 070657428.

Maria Paola Masala

© Riproduzione riservata