Non ha bisogno mai di traduzioni, la musica. Ed è tanto potente da mettere insieme, e renderle armoniose, la cultura araba e la cultura europea: libanese e sarda.

Sembra quasi una magia sentire il soprano Hiba Al Kawas e il bandoneonista Fabio Furia, insieme agli allievi dell'Ensemble Scisma del Conservatorio di Cagliari, interpretare prima "Yaduka" - brano della tradizione musicale libanese - e poi, con la stessa intensità, "No potho reposare", canzone simbolo del repertorio tradizionale sardo.

È stato un vero e proprio evento il "Leb Sard Festival", che ha avuto come palcoscenico uno dei luoghi simbolo della storia mineraria: Pozzo Sella, riaperto al pubblico grazie agli sforzi compiuti con l'Igea, società proprietaria del sito.

Hiba Al Kawas è considerata nel suo Paese una leggenda vivente; l'iglesiente Fabio Furia è tra i più apprezzati bandoneonisti a livello europeo. L'evento musicale è stato preceduto da un incontro con le scuole e da una conferenza di presentazione del progetto, che punta a creare un ponte tra i Paesi affacciati sul Mediterraneo.

Il "Leb Sard Festival" è approdato a Iglesias dopo il debutto a Beirut. Il progetto è stato finanziato dall'Unione Europea attraverso la Fondazione Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture. E proprio di questo si tratta, un dialogo, armonioso, di pace.

Cinzia Simbula
© Riproduzione riservata