Il disegnatore americano James Gordon, che aveva dichiarato di essere il creatore del personaggio Kung Fu Panda, ha perso la sua battaglia legale contro la casa di produzione DreamWorks Animation, trascinata in tribunale con l'accusa di violazione del copyright.

Tutto è cominciato nel 2011, quando a tre anni di distanza dall'uscita del primo film di animazione, Gordon aveva sporto denuncia, accusando la major di avergli rubato l'idea della trama e copiato l'aspetto dei protagonisti del cartoon.

Pochi mesi prima il disegnatore aveva infatti creato una storia che aveva come protagonista un panda, giudicata però dal tribunale non riconducibile a quello del celebre cartone animato.

A distanza di sei anni dall'inizio del processo, è arrivata la sentenza: non solo la DreamWorks Animation non si sarebbe resa colpevole di alcuna violazione del copyright, ma a finire nel mirino dei giudici è stato lo stesso Gordon, condannato per tentata frode.

Dopo aver visto il trailer del film, il disegnatore aveva infatti ritoccato le sue vecchie tavole per renderle più simili alle immagini del cartone animato, cambiando il titolo della sua storia in "Kung Fu Panda Power".

Ora Gordon dovrà scontare due anni di reclusione e pagare tre milioni di dollari per danni d'immagine allo studio cinematografico.
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