Chitarra classica nel cuore. Poi, passo dopo passo, il musicista iglesiente Peo Alfonsi (classe 1967) si è lasciato stregare dalla magia del jazz e dai colori della musica popolare.

Curriculum lungo, il suo, dal Conservatorio di Cagliari - dove si è diplomato col massimo dei voti - al secondo millennio, trascorso in giro per il mondo (ha suonato sul palco di 40 nazioni), collaborando con altri grandi nomi della musica nazionale e internazionale: da Pat Metheny, Kenny Wheeler e Trilok Gurtu. O ancora Marc Ribot, Chris Laurence, Martin France, Guinga, Paolo Fresu e Antonello Salis. Con Fausto Beccalossi e Salvatore Maiore - con cui incide per l'etichetta Velut Luna i cd "Ammentos" e "Remarkkramer" - si aggiudica il premio Kramer nel 2008. Nel 2010 pubblica il cd "Itaca" in compagnia di Gabriele Mirabassi, Kile Gregory, Salvatore Maiore e Antonio Mambelli fino al suo ultimo lavoro "Il velo di Iside".

Dalle melodie ancestrali della sua chitarra ai "33 bonsai" - decisamente "intimi" - della sua carriera racchiusi in un libro (Editrice Taphros): l'opera prima che il compositore Alfonsi presenterà nella sua città natale, Iglesias, il 21 aprile alle 18,30 (Teatro Electra).

Alla serata, organizzata dalla Fidapa, ci sarà anche Rossella Faa.
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