Debutta mercoledì (prima nazionale) al Teatro Massimo di Cagliari alle 21 l'opera teatrale "MacBettu": una proposta visionaria e audace che lavora sul linguaggio e la gestualità trasponendo il "Macbeth"di Shakespeare nel cuore di un'immaginaria Barbagia.

L'idea è del regista romano - ma di origini nuoresi - Alessandro Serra e nasce nel corso di un reportage fotografico tra i carnevali della Barbagia.

In scena i suoni cupi, prodotti da campanacci e antichi strumenti, le pelli di animali, le corna, il sughero.

C'è molta attesa per l'esordio cagliaritano che vedrà in scena, come da tradizione elisabettiana, solo uomini: Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Giovanni Carroni che ha riscritto la drammaturgia in sardo nuorese, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino e Leonardo Tomasi.

La produzione è di Sardegna Teatro con la Compagnia Teatropersona.

Ecco l'intervista al regista Alessandro Serra, che spiega le ragioni di questa sua scelta linguistica.

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