Non corriamo il rischio di dire essere smentiti affermando che il talento letterario di Gian Maria Testa, celebre cantautore piemontese scomparso il 30 marzo scorso, fu di gran lunga superiore a quello musicale e canoro.

Con la sua voce casuale, quasi timida, di non cantante, ha regalato vent’anni di canzoni garbate quanto innervate di interna passione.

Dal 24 marzo per l’etichetta Egea circolerà “Le Chant du Monde/Pias”, opera omnia racchiusa in undici cd contenuti in due cofanetti: uno dedicato ai dischi realizzati in studio, l’altro a quelli dal vivo .

Un’opera che sprigiona una visione ampia della vita, fatta di luci e ombre, riflessioni sul passato e attesa del futuro, sentimenti e speranze, paure e ingiustizie, il sociale e i grandi temi dei nostri giorni come ad esempio quello della migrazione. Con quella immediatezza epigrammatica che solo la canzone consente.
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