Due anni fa Michele Bravi tornava sulle scene con "I Hate Music", un EP tutto in inglese, che ne rilanciava la carriera, dopo il buio seguito al primo "A passi piccoli", preparando il terreno per un Sanremo 2017, conclusosi con un bel quarto posto tra i Big. Il brano in gara, "Il diario degli errori", farà parte del disco "Anime di carta", disponibile da domani. Tredici pezzi intimi e personali, scritti con autori del calibro di Federica Abbate, Cheope, Alessandro Raina (Amor Fou), Niccolò Contessa (I Cani) e Antonio Di Martino, che segnano un ritorno all'italiano e con cui Michele incontrerà i suoi fan, dalle 16 di giovedì 2 marzo, alla Feltrinelli di via Paoli a Cagliari.

Gli ultimi due anni l'hanno vista rinascere: un bilancio?

«Lo faccio attraverso le canzoni. L'EP mi è servito a dimostrare quali fossero il mio gusto e le mie possibilità. Con questo disco, invece, ho iniziato a togliere tutti i filtri e a raccontare la mia storia, tre anni di vita con tutti gli errori, gli schiaffi emotivi e la serenità che alla fine ho ritrovato».

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