Non si è ancora rassegnato, Al Bano, al verdetto subito dalla canzone portata all'ultimo Festival di Sanremo. Un'eliminazione a un passo dalla serata finale della kermesse che brucia ancora, al punto che - in un'intervista al settimanale Oggi - il cantante di Cellino San Marco torna sull'argomento: "Sono stato vittima di un'ingiustizia, tutta colpa dell'invidia", ha detto. "Bisogna essere sordi per non capire la grandezza della canzone che ho presentato, 'Di rose e di spine'", ha commentato.

Tuttavia non sarà la delusione a fermarlo, perché il cantautore si è già proposto per il prossimo festival: "Ho solo un tallone d'Achille nella vita: soffro di sanremite acuta".

Al Bano esprime anche la propria solidarietà ad altri tre cantanti a suo avviso messi da parte troppo presto dalla rassegna canora: si tratta di Ron, Giusy Ferreri e Gigi D'Alessio.

"Hanno mandato via quattro grandi nomi della musica italiana, queste eliminazioni servivano a fare notizia in un festival dove non succedeva nulla", ha affermato.

Nei giorni scorsi è stato lo stesso Gigi D'Alessio a commentare con toni non proprio concilianti la sua precoce eliminazione.

"A Sanremo non è stato fatto fuori Gigi D'Alessio, ma una categoria intera di cantanti, solo per far vincere i giovani", aveva detto il 50enne napoletano.

Per poi chiudere attaccando il conduttore Carlo Conti: "Io e Al Bano siamo serviti come esca, perché il programma senza di noi non li fa 11 milioni di telespettatori".
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