Prima bacchetta politici, imprenditori e cittadini. Poi li esorta a svegliarsi da quel sonno che dura da troppo tempo. E lo fa con un microfono in mano e con il suo libro di poesie dal titolo "Terre d'Oriente", che contiene anche un reportage fotografico sullo stato di abbandono di tantissime zone della provincia.

È l'ex presidente regionale della Confindustria, Guido Dorascenzi, innamorato pazzo della sua Oristano e di tutto ciò che c'è attorno.

"Abbiamo in mano un territorio prezioso che ancora non siamo riusciti a far decollare", ha detto nella sala conferenze al resort Is Arenas durante la presentazione del suo testo provocatorio. Si tratta di una vertenza in versi che vuole essere lo sprone per far ripartire un territorio ricco di bellezze ma poco sfruttato. "Con questo libro voglio risvegliare gli animi sopiti da tempo - ha detto Dorascenzi, - chi ci rappresenta in Regione deve aiutare i sindaci dell'Oristanese a creare le condizioni per accogliere il turista tutto l'anno, non solo nei mesi estivi. Abbiamo una costa bellissima ma non accogliente. Abbiamo un entroterra favoloso ma senza servizi".
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