Sarà inaugurata domenica 14 maggio ad Allai, alle 18 in piazza Sant'Isidoro, la mostra fotografica "Allai 1979" di Giuseppe Firinu.

Per l'occasione interverranno il sindaco Antonio Pili, il direttore del Museo civico di Allai Giorgio Murru, il giornalista e scrittore Pietro Mura, Salvatore Ligios, presidente di Su Palatu Fotografia e l'autore degli scatti Giuseppe Firinu.

Sino al 30 settembre, nelle vie del paese, si potranno ammirare sedici gigantografie che raccontano Allai di fine anni Settanta.

LA BIOGRAFIA - Giuseppe Firinu è nato nel 1947 a Santu Lussurgiu dove tutt'ora vive. La sua attività fotografica è iniziata negli anni Sessanta, ispirato e istruito dal fotografo Don Gotthardt. Dal 1969 ha svolto diversi corsi di fotografia presso il Centro di cultura popolare di Santu Lussurgiu.

Fotografo, giornalista pubblicista, è stato direttore responsabile della rivista Caddhos ed ha collaborato, come fotografo e cronista, con L'Unione Sarda dal 1979 agli anni Novanta.

Alcune sue fotografie sono state pubblicate in diverse riviste nazionali e diversi libri.

"L'occasione di questa mostra - spiega Firinu nella brochure dell'evento - si è creata casualmente mentre mettevo in ordine l'archivio personale e ho ritrovato un gruppo di foto scattate ad Allai quando insegnavo in quella comunità. Mi è venuto spontaneo pensare di restituire ai miei ex alunni le immagini di quegli anni. Così ho chiamato il sindaco Antonio Pili e insieme abbiamo costruito, piano piano e con tanto entusiasmo, il progetto di questa esposizione".

Firinu prosegue: "I tre anni di insegnamento ad Allai sono stati il mio primo incarico come insegnante di educazione tecnica nella scuola media. Un ottimo inizio in questo paese piccolo e un po' nascosto, ma pieno di umanità e di luce. Nel 1979 colsi l'occasione datami dal concorso per l'Anno Internazionale del Fanciullo per sviluppare un progetto fotografico che raccogliesse la libertà e la spontaneità del vivere l'infanzia e l'adolescenza in un contesto sociale semplice ma allo stesso tempo così ricco. Gli scatti descrivono momenti di vita delle ragazze e ragazzi, raccontano il loro stare e crescere all'interno di un fluire della di vita fatto di momenti quotidiani e semplici. Le fotografie le stampammo a scuola in una camera oscura improvvisata e per i ragazzi fu un'avventura straordinaria e affascinante, per me un'esperienza umana indimenticabile".

Ora l'esposizione fotografica pianificata di concerto all'Amministrazione comunale e con il coinvolgimento di Salvatore Ligios.
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