Una ghiandola a forma di farfalla situata nella parte anteriore del collo: parliamo della tiroide, importantissima nella produzione di ormoni deputati a regolare molte funzioni dell’organismo, come ad esempio il modo in cui viene utilizzata l’energia, il consumo di ossigeno e la produzione di calore.

Per scoprirne il funzionamento, le principali patologie e come affrontarle al meglio appuntamento domani, giovedì 27 aprile, alle 18.30 a Cagliari nella sede de L'Unione Sarda (piazza L'Unione Sarda), con il seminario "Come mantenere in salute la tiroide: una farfalla delicata".

Ad approfondire il tema e a rispondere alle domande dei presenti Stefano Mariotti, Direttore della Cattedra di Endocrinologia dell’Università di Cagliari, Guido Almerighi, Responsabile Uoc di Endocrinologia della Assl di Cagliari, Guido Sanna, Medico di Medicina Generale e Giorgio Congiu, Presidente regionale di Federfarma.

CHI RISCHIA DI PIÙ - "I bambini e le donne in gravidanza sono più vulnerabili nei confronti degli effetti avversi della carenza iodica, poiché in queste fasi della vita il fabbisogno di iodio è maggiore – precisa Almerighi - Se l’apporto di iodio con la dieta non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno della madre e del feto, si può instaurare una condizione di ipotiroidismo materno o materno-fetale, le cui conseguenze sono tanto più gravi quanto più marcato e protratto è il deficit ormonale".

IMPORTANZA DELLA DIAGNOSI - Se qualcosa non funziona, fondamentale è capire cosa non va. "Tutte le forme di ipotiroidismo e ipertiroidismo - spiega Mariotti - sono attualmente diagnosticate mediante dosaggi ematici ormonali e anticorpali, ecografia tiroidea e, in particolari condizioni tramite indagini medico-nucleari (scintigrafia tiroidea). Il dosaggio ematico più importante è rappresentato dal TSH, che è un ormone capace di stimolare la funzione e la crescita della tiroide: un TSH aumentato è spesso il primo segno di ipotiroidismo, prima che compaiano i sintomi clinici. Tutte le malattie tiroidee, una volta correttamente identificate e curate nei tempi opportuni, non portano a conseguenze cliniche rilevanti e possono essere trattate con successo mediante l'uso di farmaci o preparati ormonali correttivi".

DA NON DIMENTICARE - Contrariamente a quanto si ritiene comunemente, l’ipotiroidismo non è causa di obesità, pertanto l’uso degli ormoni tiroidei a scopo dimagrante è scorretto e rischioso, nonché vietato dalle norme vigenti in campo di prescrivibilità dei farmaci. Il miglior trattamento del gozzo da carenza iodica (gozzo endemico) è inoltre la prevenzione mediante una corretta alimentazione che includa il sale iodato.

Di questi ed altri temi si discuterà nel corso dell’incontro, a ingresso libero.
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