Sfiancati da una malattia che li obbliga a controlli continui, stremati da un'assistenza sanitaria priva degli apparecchi necessari, ai diabetici sardi non resta che prepararsi a dare battaglia alla burocrazia.

E la loro protesta passa attraverso la denuncia del vicepresidente della commissione sanità Edoardo Tocco: "I pazienti si trovano a dover tenere a bada il diabete senza che la patologia, con gli sbalzi glicemici difficili da controllare, indebolisca la voglia di vivere delle persone. Nella nostra Isola la situazione sta diventando insostenibile per la mancata fornitura, da parte dell'Assessorato della Sanità, del sensore sottocutaneo che impiantato nel braccio dei pazienti consente di avere un monitoraggio costante del livello glicemico".

Impossibile trovare il sensore anche negli ospedali cagliaritani San Giovanni di Dio e Binaghi.

"La fornitura di questi dispositivi incide sulla qualità della vita dei malati isolani, considerato che la patologia che rappresenta una delle piaghe più diffuse - conclude Tocco, che porterà la questione al Parlamento regionale - In tantissimi hanno già annunciato la volontà di trasferirsi in altre Regioni per avere a disposizione gli apparecchi utili per la misurazione dei valori glicemici".

Gli fa eco anche il vicepresidente del Consiglio regionale Antonello Peru: "Ancora disatteso il provvedimento approvato in Consiglio regionale sulla fornitura di dispositivi per i diabetici sardi. I pazienti sono costretti a nuove forme di protesta per ottenere l'assegnazione degli apparecchi".

(Unioneonline/b.m.)
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