Si è svolto oggi a Cagliari l'incontro-confronto fra l'assessorato regionale alla Sanità e l'associazione di trapiantati Prometeo AITF Onlus e volto a fare chiarezza sulle voci, poi risultate veritiere, di un cambiamento di linea, da parte della regione Sardegna, sull'acquisto dei farmaci immunosoppressori per i trapiantati, con un passaggio dal farmaco di marca (in prevalenza il Prograf) a quello generico, che costa anche il 50% in meno.

L'associazione ha ottenuto rassicurazioni sul fatto che il passaggio dai farmaci brevettati a quelli generici avverrà in condizioni di sicurezza per tutti i pazienti. È stato inoltre chiarito che per coloro per cui dovessero riscontrarsi problemi con il farmaco immunosoppressore generico, il medico che segue il paziente potrà compilare una scheda di reazione avversa, che autorizza alla fornitura del farmaco originale.

Presente al tavolo i rappresentanti dell'associazione Prometeo AITF Onlus, nelle figure del presidente regionale Giuseppe Argiolas e dei dirigenti Gianni Carboni e Luigi Pilloni, e poi il dottor Giuseppe Sechi, direttore generale alla Sanità dell'assessorato regionale, la dottoressa Donatella Garau, funzionaria dell'assessorato, il dottor Fausto Zamboni e la dottoressa Laura Mameli del Dipartimento di Chirurgia generale dell'ospedale "G. Brotzu" di Cagliari, i nefrologi Gian Benedetto Piredda e Maria Cossu, che seguono i trapiantati di rene, rispettivamente, al "Brotzu" e all'ospedale "SS. Annunziata" di Sassari.

Secondo i dati raccolti dall'assessorato alla Sanità, i pazienti che utilizzano il Prograf in Sardegna sono attualmente oltre 300.

Fausto Zamboni, primario del Centro trapianti di fegato e pancreas, ha ribadito la bontà dei farmaci immunosoppressori equivalenti, comprovata dal fatto che vengono utilizzati per tutti i nuovi trapiantati di fegato e pancreas del 2018. La dottoressa Mameli ha quindi confermato che sono 450 i pazienti trapiantati di fegato e pancreas che vengono seguiti al "G. Brotzu", ma che di questi solo 170 utilizzano il Prograf. Ha inoltre sottolineato la validità dei farmaci equivalenti, che si distinguono dai brevettati non per il principio attivo ma per gli eccipienti utilizzati.

Forte preoccupazione invece dai medici per il caso in cui il passaggio dal farmaco brevettato all'equivalente debba avvenire per tutti i pazienti in tempi rapidi, anziché nell'arco di qualche mese: i pazienti che effettueranno il passaggio, infatti, dovranno essere sottoposti al controllo dei dosaggi almeno ogni 10 giorni, con conseguente rischio di "intasamento" delle strutture sanitarie che effettuano questi esami.

Piena disponibilità da parte della Prometeo nell'accompagnare il processo di transizione verso i farmaci generici. Argiolas ha, però, chiesto all'Assessorato un periodo congruo per effettuare questo passaggio in sicurezza, tenendo conto delle esigenze dei pazienti e dell'organizzazione dei day-hospital che seguono i trapiantati e che, già allo stato attuale, affrontano grandi difficoltà a causa della carenza di personale.

La riunione si è chiusa con la promessa di un secondo incontro sul tema, da fissare verso il mese di giugno, una volta noti i vincitori delle gare per l'approvvigionamento degli immunosoppressori.

Durante la riunione, il presidente della Prometeo ha colto l'occasione per riportare all'attenzione della Regione le questioni relative alle cure dentarie dei trapiantati, all'istituzione della "Giornata regionale del Donatore", all'equiparazione del trattamento dei trapiantati (estendendo a tutti i benefici previsti dalla L.R. n. 11/1985 per i trapiantati di rene), e alla possibilità, per i trapiantati che non risiedono nella città metropolitana di Cagliari, di poter effettuare in strutture sanitarie prossime al loro Comune di residenza gli esami diagnostici previsti nel "follow up".

(Unioneonline/v.l.)

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