Per il quinto anno consecutivo la città di Castelsardo apre il suo cuore alla Sclerosi Laterale Amiotrofica e si mobilita per raccogliere risorse da destinare alla ricerca scientifica, quale unico strumento in grado di trovare al più presto una cura e fornire risposte concrete alle persone malate.

L'iniziativa "#TuttiuniticontrolaSLA" scandita da sport, musica e gastronomia, torna domani, mercoledì 25 aprile, in piazza Novecentenario e dopo il successo del "3° Laboratorio dell’eccellenza" in programma questo pomeriggio e volto a affrontare il tema della ricerca clinica mirata a favorire la diagnosi e la cura della SLA per poter offrire una migliore assistenza ai pazienti.

Domattina alle 9 l'appuntamento è dunque con la "Corsa della solidarietà", una marcia amatoriale che coinvolgerà grandi e piccini per un percorso lungo rispettivamente 400 metri, 800 metri e 6 km. Sempre in piazza Novecentenario, sarà possibile pranzare a base di prodotti tipici e intraprendere un gustoso percorso enogastronomico tra gli stand allestiti dalle Associazioni del territorio. Il ricavato delle iniziative sarà interamente devoluto ad AriSLA a sostegno della ricerca scientifica sulla SLA.

Dopo pranzo, appuntamento con "Onde Sonore e I Sors’ Amigos" mentre alle 16 avrà inizio la staffetta musicale, presentata da Giuliano Marongiu, con gli artisti del territorio: Maria Luisa Congu, Istentales, Laura Spano, Zenias, Giuseppe Serra, Gruppo Folk e Mini Folk Ampuriesu, Di Valledoria. A seguire le esibizioni delle scuole di ballo sardo, dirette da Pierpaolo Solinas.

In chiusura a salire sul palco saranno gli artisti Pauz, Skarasound e Slenders. La serata proseguirà all’insegna della buona musica, con un concerto a firma Foreloch&Arawak Band, Dj Set Andrea Satta e Dj Set Zukken, con accompagnamento alle percussioni di Luca Battistelli.

La Sclerosi Laterale Amiotrofica è una malattia neurodegenerativa che porta alla paralisi progressiva di tutta la muscolatura volontaria: la SLA nel tempo immobilizza, impedisce di comunicare, fino a compromettere le funzioni vitali, ma non fa perdere la capacità di provare ancora emozioni e lascia intatte, nella maggior parte dei casi, le abilità cognitive. Oggi in Italia sono circa 6000 le persone che vivono con la SLA, per loro l'unica vera speranza è rappresentata dalla ricerca scientifica grazie a cui è possibile scoprire trattamenti e cure efficaci per contrastare la malattia.

(Unioneonline/v.l.)
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