"Ho appena parlato con un importante parlamentare M5S che mi ha detto: 'Guarda che noi abbiamo provato mille volte a buttarlo fuori ma non c'è stato mai verso, ogni volta che arrivava il veto di Luigi e di Davide (Di Maio e Casaleggio, ndr)".

Nicola Biondo, ex capoufficio stampa M5S alla Camera, racconta al quotidiano "Il Giornale" il "codice Rocco", il metodo di lavoro di Casalino, con cui ha lavorato all'inizio della scorsa legislatura, quando l'ex gieffino era responsabile comunicazione del Movimento al Senato.

"Casalino è inattaccabile perché è il custode della trasformazione del M5S da movimento a partito di Di Maio e Casaleggio. La leadership di Di Maio senza di lui durerebbe mezz'ora, perciò Rocco si sente potentissimo e parla come se il Movimento fosse lui", spiega Biondo, che con Marco Canestrari ha scritto il libro-verità su M5S, Supernova.

Biondo definisce "feroci" i metodi dell'attuale portavoce di Palazzo Chigi.

E racconta un aneddoto del maggio 2014, quando si era vicini al licenziamento di Casalino. "Chiesi a Gianroberto Casaleggio di togliermelo dalle scatole: lui mi disse che sarei comunque diventato io il capo ma che qualcosa a Grillo dovevamo lasciargliela".

Poi uscì un'agenzia che parlava di un imminente cambio nello staff comunicazione del Senato: "Però alla fine Casalino restò al suo posto, e fui io ad andarmene", continua Biondo.

Nicola Biondo (Ansa)
Nicola Biondo (Ansa)
Nicola Biondo (Ansa)

Perché rimase Casalino? "Venni a sapere che, appena capito che volevano farlo fuori, si era messo a piagnucolare al telefono con un direttore di tg che aveva un rapporto forte con Grillo. E poi con un famoso direttore di quotidiano. Aveva smosso due pezzi da novanta per cercare protezioni: in questo è stato molto abile, Casalino non esisterebbe se una larga fetta dell'informazione italiana non obbedisse ai suoi diktat".

Elemento fondamentale del codice Rocco è il dettare ai giornalisti la linea da seguire in articoli e servizi su M5S. Chi non segue le direttive viene tagliato fuori dalle informazioni, spiega Biondo, che questo metodo racconta di averlo vissuto sulla propria pelle.

"Quando è uscito Supernova la Annunziata ci chiamò per intervistarci in tv. Eravamo già d'accordo, poi le comunicazioni si interruppero all'improvviso, venimmo a sapere che Casalino aveva posto il veto. 'Se inviti loro non ti mandiamo più nessuno'. E infatti non fummo invitati, in cambio, la puntata dopo, c'era Di Battista ospite della Annunziata. Questo è il metodo Rocco".

Grillo, Di Maio e Casaleggio (Ansa)
Grillo, Di Maio e Casaleggio (Ansa)
Grillo, Di Maio e Casaleggio (Ansa)

Casalino ha un grande potere anche tra i parlamentari: "È lui che decide chi va in tv, come si deve vestire, se ha bisogno di uno sbiancamento dentale. Ha il potere di favorire o meno le comparsate in tv dei parlamentari, di parlarne bene o male. Chi non si sottomette alla sua volontà di dominio e di controllo inizia ad avere problemi".

E chi chiede le sue dimissioni, conclude, non ha capito nulla del Movimento: "Finché Di Maio sarà al governo, Casalino starà a Palazzo Chigi".

Una testimonianza, quella dell'ex collega, che ha mandato su tutte le furie l'ex concorrente del Grande Fratello. "Si tratta di ricostruzioni completamente infondate e diffamatorie, frutto della fantasia vendicativa di una persona allontanata dal Movimento. Valuterò come procedere con i miei legali", dichiara in una nota il portavoce di Palazzo Chigi. "Voglio inoltre ribadire - aggiunge - che non esiste alcun codice Rocco e che ho sempre esercitato con impegno e professionalità gli incarichi che sono stato chiamato a ricoprire".

Intanto si apprende proprio oggi che l'Ordine dei giornalisti della Lombardia "ha avviato l'iter per la trasmissione al consiglio di disciplina territoriale del file audio registrato dal portavoce del presidente del Consiglio nell'esercizio delle sue funzioni e destinato a un giornalista". È l'ormai noto audio in cui l'ex gieffino annuncia ai giornalisti la "megavendetta" contro "quei pezzi di m... del Mef".

(Unioneonline/L)

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